Dopo quasi 30 anni di carcere, Antonio Delli Paoli, famoso boss della camorra, ha provato la fuga con un permesso premio, ma la sua audace protesta davanti al Parlamento europeo a Strasburgo gli è costata cara. Arrestato dalla polizia francese, è stato estradato in Italia, dove dovrà scontare l'ergastolo.

Delli Paoli, condannato il 27 maggio 1993 per l'omicidio del rivale Salvatore Ruocchio, ha avuto un ruolo centrale nel sanguinoso conflitto degli anni '80 tra la "Nuova Famiglia" e la "Nuova Camorra Organizzata" di Raffaele Cutolo. Fu uno dei principali esponenti del clan Piccolo di Marcianise, noto per la sua spietatezza e per le decine di morti che ha lasciato sul campo.

Il suo permesso premio, concesso dal magistrato di Sorveglianza di Santa Maria Capua Vetere, prevedeva un periodo di libertà dal 26 al 30 dicembre. Purtroppo per lui, la sua assenza dal carcere ha attivato le forze dell'ordine italiane, in particolare la Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, che non ha perso tempo a rintracciarlo.

L’arresto di Delli Paoli non è solo un capitolo della sua vita, ma rappresenta anche un duro colpo per il crimine organizzato in Italia. Infatti, il suo coinvolgimento nei conflitti tra clan ha avuto ripercussioni che vanno ben oltre la sua condanna, influenzando la geografia del potere mafioso nel Paese. Con l'operazione di oggi, si riafferma l’impegno delle autorità italiane nella lotta contro la criminalità organizzata, dimostrando che nessuno, nemmeno un boss evaso, è al di sopra della legge.