Tecnologia

Il Cervello Nella Gabbia: Il Costo Nascosto dell’Intelligenza Artificiale

2025-09-23

Autore: Giulia

Un Racconto Affascinante

Oggi in aula ho condiviso un interessante approccio con i miei studenti: far risolvere i compiti dall'intelligenza artificiale. Ma prima, ho voluto rievocare la magia di 'La macchina per fare i compiti' di Gianni Rodari, un racconto che vi invito a leggere per intero.

Nel racconto, appare un omino piccolo come un bambino, il quale propone una macchina incredibile capace di svolgere compiti in un batter d'occhio. Il piccolo protagonista, desideroso di avere la macchina, viene messo di fronte a una scelta terrificante: cedere il proprio cervello in cambio di questa comodità. All'inizio il padre è sconvolto, ma alla fine cede, e il bambino si ritrova a volare nella stanza, solo per essere rinchiuso in una gabbia.

Un Fantasioso Avvertimento

Questo sogno diventa un incubo, ma la realtà è che oggi simili scelte esistono davvero. Appare chiaro che l'uso di intelligenza artificiale per completare i propri compiti può avere un costo nascosto: il nostro cervello! Recenti ricerche del MIT hanno rivelato che l'uso di modelli linguistici avanzati (LLM) per scrivere saggi riduce l’attività cerebrale e il coinvolgimento cognitivo. Gli studenti che fanno affidamento su LLM mostrano prestazioni inferiori sul lungo periodo rispetto ai loro coetanei che scrivono senza di essi.

L'Intelligenza Artificiale: Un Doppio Filo

La domanda sorge spontanea: dobbiamo vietare l'uso dell'intelligenza artificiale? Questa opzione sarebbe impraticabile; invece, occorre un utilizzo consapevole. Dobbiamo evitare di cadere nella trappola della dipendenza cognitiva e sfruttare l'AI per affinare le nostre menti.

La Prova del Fuoco: Un Esperimento Personale

Per rendere l'argomento più concreto, ho raccontato ai miei studenti di un esperimento personale. Ho scelto a caso un tema d’esame e ho chiesto a Claude, un altro LLM simile a ChatGPT, di fornire una soluzione. Nonostante la sua reputazione per la generazione di codice software, Claude ha fallito: ha tradotto erroneamente le equazioni.

Ho tentato di migliorare la sua traduzione chiedendogli di usare LaTeX per descrivere le equazioni, ma anche in questo caso il risultato non è stato corretto. Sul finale, quando finalmente gli ho presentato le equazioni direttamente, Claude ha restituito una risposta errata, che ho riconosciuto tale solo perché conoscevo la soluzione giusta.

Un Futuro da Costruire

Questa interazione ha portato Claude a esprimere gratitudine e ammirazione, ma concludendo il nostro esperimento ho capito una cosa fondamentale: gli LLM, sebbene utili, non possono sostituire la nostra capacità di apprendere e comprendere. La vera sfida sta nel trovare il giusto equilibrio tra tecnologia e sviluppo personale. In un mondo sempre più dominato dall'intelligenza artificiale, ricordiamoci di mantenere vivo il nostro spirito critico e la nostra sete di conoscenza.