Nazionale

Il caotico tentativo della sinistra di ostacolare la separazione delle carriere

2025-04-06

Autore: Luca

L'affermazione che l'Alta corte di Giustizia debba essere abolita è solo uno dei tanti controsensi emersi nel mare di oltre 1300 emendamenti presentati dalle opposizioni al Senato per fermare la riforma costituzionale riguardante la separazione delle carriere, già approvata alla Camera e ora sulla soglia della sua prima approvazione parlamentare. Mentre la maggioranza avanza senza esitazioni, la premier Meloni ha chiarito ai magistrati che non ci saranno cambiamenti. Questo ha spinto le opposizioni a utilizzare l'ultima risorsa a loro disposizione: l'ostruzionismo.

Questo approccio, tradizionalmente utilizzato nei lavori parlamentari, assume un tono quasi comico in questo caso. Gli emendamenti presentati sono così vari e contraddittori che, se approvati, trasformerebbero la riforma in un puzzle confuso e inapplicabile. Ad esempio, sul tema della composizione dell'Alta corte, ci sono proposte che vanno da un aumento del numero di giudici a quote di genere, passando per diverse combinazioni di numeri.

I firmatari di queste richieste provengono principalmente dall'Alleanza Verdi-Sinistra (Avs), un gruppo colorato e pulsante, rappresentato da figure come Peppe De Cristofaro, ex funzionario del PCI, Ilaria Cucchi, la sorella del noto attivista Stefano, e Tino Magni, operario e leader dei metalmeccanici. Seguono i 5 Stelle, spesso guidati dall'ex magistrato Roberto Scarpinato, e il Partito Democratico, che contribuisce con ulteriori emendamenti che non si allineano con quelli degli altri.

Degna di nota è la foga del terzetto di Avs, che ha visto oltre 150 emendamenti sul tema cruciale dell'anzianità degli avvocati con differenze minime: per esempio, 'diciott'anni e un giorno' e 'diciott'anni e due giorni'. Questa confusione non serve a produrre un dialogo costruttivo, ma piuttosto a mettere in luce l'impotenza strategica delle opposizioni.

In questo contesto, resta da vedere come si svilupperà la riforma e quali impatti avrà sulla giustizia italiana. La domanda che aleggia è se l'ostruzionismo sarà un metodo efficace o semplicemente una goccia nel mare.