Il calciatore Omeonga strappato dall'aereo e picchiato dalla polizia: tutto ciò che devi sapere!
2025-01-01
Autore: Marco
Un episodio scioccante ha scosso il mondo del calcio, coinvolgendo il calciatore belga Stephane Omeonga, attualmente in forza al Bnei Sakhnin, una squadra di Serie B israeliana. Il centrocampista, ex Avellino, Genoa e Pescara, ha denunciato di essere stato brutalmente attaccato dalla polizia in un volo diretto da Bruxelles a Tel Aviv, con un'incursione a Roma.
Omeonga è stato portato giù dall'aereo con una mossa violenta, ammanettato e picchiato dagli agenti una volta sceso. In un post su Instagram, il calciatore ha rivelato: "Ho cercato di spiegare chi sono e di chiarire la mia posizione, ma non ho avuto ascolto e sono stato aggredito". L'incidente è avvenuto il giorno di Natale, quando la polizia di frontiera ha fatto irruzione sul volo a Fiumicino, segnalata da membri dell'equipaggio che avevano già messo Omeonga sulla black list israeliana.
Stando ai rapporti, il calciatore si sarebbe rifiutato di scendere dall'aereo per circa 20 minuti, ma secondo Omeonga, la verità è ben diversa. "Dopo essere stato costretto a scendere, lontano da occhi vigili, mi hanno brutalmente abbattuto a terra. Uno degli agenti ha premuto il ginocchio sulla mia testa, e successivamente sono stato ammanettato come un criminale."
Omeonga, visibilmente sotto shock, ha raccontato di essere stato trasportato in una macchina della polizia e tenuto in una stanza senza cibo né acqua per ore, e di non aver ricevuto le cure mediche di cui aveva bisogno. "Ho chiesto aiuto, ma sono stato ignorato. Non ho avuto alcuna spiegazione su ciò che stava accadendo”, ha dichiarato.
La situazione è ulteriormente complicata dal fatto che uno degli agenti ha successivamente presentato una denuncia contro di lui, accusandolo di aver causato lesioni durante l'arresto, ma Omeonga ha insistito che era immobile e completamente ammanettato.
Un video girato da un passeggero del volo ha catturato l'intera scena, mostrando la brutalità dell'intervento delle forze dell'ordine. "Come essere umano e padre, non posso tollerare alcuna forma di discriminazione", ha dichiarato Omeonga, aggiungendo come l'intervento avesse un chiaro sapore razzista. Questa vicenda ha attirato l'attenzione dei media internazionali, rendendo l'incidente non solo una questione personale, ma una questione sociale più ampia.
La denuncia pubblica di Omeonga ha sollevato interrogativi su come vengono trattate le persone sulla base della loro origine e status, e si prevede che questo episodio solleverà un dibattito importante sui diritti umani e sulla giustizia.