
Ictus in Italia: Un Piano d'Azione per il Futuro
2025-04-16
Autore: Maria
Emergenza Ictus: Un Piano Nazionale Necessario
Ogni anno, in Italia, circa 100.000 persone vengono colpite da ictus, una patologia che necessità di interventi tempestivi. Tuttavia, solo tra il 50% e il 70% dei pazienti raggiunge le Stroke Unit, con effetti devastanti sulla loro sopravvivenza e qualità della vita. Questo scenario ha spinto l'Italian Stroke Association (Isa-Aii) a lanciare il "Stroke Action Plan for Italy" (Sap-I), una versione nazionale del piano europeo, con obiettivi ambiziosi da raggiungere entro il 2030.
Obiettivi Ambiziosi per il 2030
Il Sap-I punta a ridurre gli ictus del 10% e a garantire che almeno il 90% delle persone colpite possa essere ricoverato nelle unità dedicate. Paola Santalucia, presidente di Isa-Aii, sottolinea l'importanza di un intervento coordinato tra operatori sanitari e istituzioni. Attraverso campagne di educazione e screening, vogliono sensibilizzare la popolazione sui fattori di rischio e promuovere stili di vita sani.
Un Impegno Corale: Istanze di Prevenzione e Riabilitazione
Mauro Silvestrini, ex presidente Isa-Aii, evidenzia anche l'impatto socio-economico dell'ictus, che colpisce non solo i pazienti ma anche le loro famiglie e la società nel suo complesso. La Stroke Alliance for Europe ha stimato un costo economico di 60 miliardi di euro, destinato ad aumentare considerevolmente nei prossimi anni. Interventi tempestivi possono quindi fare la differenza tra la vita e la disabilità per i pazienti colpiti.
Educazione e Supporto per le Nuove Generazioni
Andrea Vianello, presidente dell'associazione Alice Italia, spiega che aprile è il mese della prevenzione dell'ictus. Le attività di sensibilizzazione mirano a insegnare alla popolazione, ma anche ai più giovani, come riconoscere i sintomi e intervenire tempestivamente. Tra i progetti in corso, spicca il programma "Fast Heroes", che coinvolge le scuole primarie per educare i bambini a identificare i segni dell'ictus.
La Strada È Lunga, Ma Necessaria
La lotta contro l'ictus è solo all'inizio, ma il Sap-I rappresenta un passo cruciale nella giusta direzione. Con un impegno collettivo tra medici, pazienti e istituzioni, si può sperare in un futuro in cui le statistiche siano rovesciate, e la vita delle persone colpite da ictus sia rispettata e valorizzata.