Finanze

I tagli della BCE: mutui a tasso variabile in forte vantaggio entro il 2025!

2025-01-24

Autore: Maria

Negli ultimi mesi, la Banca Centrale Europea (BCE) ha attuato quattro interventi per ridurre il costo del denaro, generando effetti positivi e sorprendenti sul mercato dei mutui. Secondo le stime di MutuiOnline.it, le famiglie che hanno scelto un mutuo all’inizio del 2024 hanno visto una notevole diminuzione della rata mensile di ben 82 euro, passando da 985 euro a 903 euro. Questo si traduce, su un mutuo ventennale di 150.000 euro, in un risparmio complessivo di 19.565 euro sugli interessi.

Se la BCE dovesse decidere di apportare ulteriori due tagli da 25 punti base nelle prossime riunioni di marzo, aprile e giugno, il tasso d'interesse medio potrebbe scendere ulteriormente, portando la rata mensile a una riduzione di fino a 58 euro rispetto agli attuali 903 euro.

Inoltre, vi è la possibilità che i tassi di mutuo variabili e fissi si eguaglino entro la fine del 2025. Attualmente, il tasso fisso è notevolmente più vantaggioso, attestandosi al 2,75% a dicembre. Tuttavia, le proiezioni suggeriscono che l’Euribor a 1 e 3 mesi possa scendere sotto il 2% nella seconda metà dell’anno, segnando un calo significativo rispetto ai tassi elevati dell’inizio del 2024.

Nicoletta Papucci, portavoce di MutuiOnline.it, sottolinea che l'evoluzione dell’inflazione nell’Eurozona e le decisioni di banche centrali come la Bank of England e la Federal Reserve potrebbero influenzare il valore dell’euro, di conseguenza incidendo anche sui tassi di interesse. "Con l'avvicinarsi della metà del 2025, è probabile che le migliori offerte sui mutui a tasso variabile raggiungano livelli simili a quelli attuali dei mutui a tasso fisso", aggiunge.

Ma non è tutto: si attende con impazienza la riunione della BCE fissata per il 30 gennaio, dove è probabile l’approvazione di un nuovo taglio dei tassi. Allo stesso modo, la Bank of England dovrebbe comunicare la sua decisione nella prima settimana di febbraio, con le aspettative di un abbassamento dei tassi di interesse.

Negli Stati Uniti, la Federal Reserve è prevista mantenere i tassi invariati nella riunione del 29 gennaio, dopo aver già attuato tre riduzioni consecutive nella seconda metà del 2024.

Dopo aver vissuto un periodo di contrazione nella domanda di mutui nella seconda metà del 2023, recenti dati della Banca d’Italia rivelano che le famiglie stanno tornando a richiedere prestiti per l’acquisto di case, un segnale positivo per il mercato immobiliare. Nel secondo semestre del 2024, la domanda di mutui è aumentata in tutte le macroaree, mentre si registra un leggerissimo rallentamento nel settore del credito al consumo.