
I segreti del cervello: esperti da tutto il mondo a confronto a Parma
2025-04-05
Autore: Maria
Per quattro giorni, la città di Parma è diventata il palcoscenico di una straordinaria convergenza di menti brillanti nel campo delle neuroscienze. Il workshop 'InTrace', organizzato dall'Istituto di Neuroscienze del CNR e dalle Università di Milano e Parma, ha attratto ricercatori e scienziati da tutto il mondo per discutere delle ultime avanzamenti nella registrazione intracerebrale dell'attività cerebrale, una tecnologia fondamentale per comprendere i meccanismi profondi del cervello umano.
I partecipanti, tra cui il rinomato neuroscienziato Giacomo Rizzolatti, noto per la scoperta dei neuroni specchio, hanno messo in luce le potenzialità di questa tecnica che, nonostante sia molto specialistica, sta trovando sempre più applicazione. Rizzolatti ha sottolineato l'importanza di unire le forze per affrontare le sfide poste dalla ricerca su pazienti epilettici, un gruppo spesso limitato e costoso da trattare.
Pietro Avanzini, dirigente di ricerca del CNR e co-organizzatore dell'evento, ha evidenziato come l'incontro di specialisti di diverse discipline, dai medici ai fisici, possa rappresentare una grande opportunità per la ricerca e per i pazienti. "Questa sinergia è fondamentale per migliorare le strategie diagnostiche e terapeutiche", ha affermato.
La registrazione intracerebrale, elaborata per pazienti affetti da epilessia resistente ai farmaci, prevede l'impianto di elettrodi sotto la supervisione medica, consentendo di identificare il focus epilettico senza arrecare dolore ai pazienti. Questo approccio innovativo rappresenta una svolta cruciale: per la prima volta, i ricercatori stanno ottenendo una visione interna dell'attività cerebrale, superando i limiti delle pratiche precedenti che si basavano solo su registrazioni esterne.
Avanzini ha sottolineato che l'accesso a queste registrazioni intracerebrali ha aperto la porta a nuove possibilità di ricerca, permettendo di esplorare i meccanismi neurali con maggiore precisione. "Questa nuova metodica non solo migliorerà le diagnosi individuali, ma potrà anche affinare gli strumenti clinici e diagnostici per i pazienti di domani", ha aggiunto.
Il workshop 'InTrace' non è soltanto un incontro di scienziati; rappresenta un laboratorio vivente di idee e innovazioni, dove il futuro della neuromedicina si sta plasmando. Con la crescente necessità di affrontare le malattie cerebrali, eventi del genere sono fondamentali per favorire la collaborazione tra diverse discipline e accelerare i progressi nella cura dei pazienti.