I «poliziotti bastardi» di Acab arrivano su Netflix: Marco Giallini avverte: «Qualcuno strumentalizzerà inutilmente la serie»
2025-01-15
Autore: Francesco
La nuova serie ACAB, disponibile su Netflix, è ispirata all’omonimo romanzo di Carlo Bonini e promette di catturare l'attenzione del pubblico con un cast eccezionale. Marco Giallini, Adriano Giannini, Valentina Bellè e Pierluigi Gigante sono i protagonisti di questa avvincente narrazione che esplora il mondo delle forze dell'ordine, evidenziando non solo il lavoro quotidiano ma anche le vite personali degli agenti che indossano una divisa.
Diretta da Michele Alhaique, noto per le sue opere precedenti come Non uccidere e Romulus, la serie affronta questioni estremamente attuali riguardanti il tema della violenza nelle forze di polizia. Giallini e Giannini interpretano due personaggi con visioni completamente opposte del ruolo della polizia. Ivano Valenti, detto Mazinga, interpretato da Giallini, è un poliziotto tradizionale, legato a metodi più ruvidi, mentre Michele Nobili, interpretato da Giannini, abbraccia approcci più moderni e progressisti.
In un contesto sociale carico di tensioni, il tema della violenza da parte delle forze dell'ordine è particolarmente scottante, soprattutto dopo eventi tragici come la morte di Ramy Elgaml, che hanno suscitato proteste e interrogativi sulla legittimità dell'uso della forza. Giannini stesso ha dichiarato che il suo personaggio rappresenta una visione democratica e progressista dell'ordine pubblico, sostenendo l'importanza di approcci alternativi alla violenza.
Inoltre, la serie si inserisce in un dibattito più ampio, con il governo Meloni che sta considerando misure legali per proteggere la polizia da indagini automatiche, un argomento che non passa inosservato. Tuttavia, Giallini ha espresso preoccupazione per possibili strumentalizzazioni della serie, sottolineando che il lavoro degli attori è ben distinto dalla realtà che tentano di rappresentare.
Michele Alhaique ha anche chiarito che, sebbene la serie rappresenti eventi e dinamiche reali, non si basa su fatti specifici, evitando il rischio che qualcuno possa criticare la narrazione come poco realistica. ACAB si presenta quindi come un'opera che getta luce sulle contraddizioni e i conflitti interni dei personaggi, rendendo la visione non solo favolosa ma anche profondamente riflessiva sui temi di giustizia e moralità. Non perdere l'occasione di guardare questa serie e scoprire un’altra faccia delle forze dell'ordine!