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I grandi assenti all'insediamento di Donald Trump: da Michelle Obama a Xi Jinping

2025-01-18

Autore: Francesco

L’insediamento di Donald Trump come presidente degli Stati Uniti, avvenuto il 20 gennaio, ha visto numerosi assenti illustri, un fatto senza precedenti nella storia politica americana. Tra i circa 200 ospiti invitati, spiccano nomi noti come Michelle Obama e Xi Jinping. Michelle Obama, ex First Lady, ha declinato l'invito ufficialmente per motivi di agenda, ma fonti vicine a lei confermano che forse la vera motivazione è il suo astio nei confronti di Trump.

Anche l’ex presidente Barack Obama sarà presente, ma da solo; Michelle ha infatti evitato di partecipare anche ai funerali di Jimmy Carter, suscitando alcune discussioni sulla sua assenza e il suo rapporto teso con Trump.

Un altro grande assente sarà l'ex speaker della Camera Nancy Pelosi, una delle critiche più forti allo stile di leadership di Trump, che ha più volte sottolineato gli attacchi alla democrazia americana da parte del tycoon e il pericoloso assalto al Campidoglio del 6 gennaio.

Xi Jinping, presidente della Cina, ha comunicato che non parteciperà all'evento, un’occasione storica di solito caratterizzata dalla presenza di dignitari di rilievo internazionale. Segnali preoccupanti sulla sicurezza dell'evento avevano già allertato i servizi segreti, preoccupati per i possibili rischi.

Altri leader come il primo ministro ungherese Viktor Orbán e l'ex presidente brasiliano Jair Bolsonaro hanno anch'essi deciso di non partecipare. Bolsonaro è stato impedito a causa della revoca del passaporto durante un'indagine e ha denunciato il 'lawfare' contro di lui.

Tra i prestigiosi assenti figura anche l'ambasciatrice dell'Unione Europea, Ursula von der Leyen, con l'invio di rappresentanti al suo posto. Inoltre, la famiglia reale britannica, rappresentata dal principe William e da Kate Middleton, ha preferito mantenere la neutralità politica, rimanendo al di fuori delle dinamiche politiche americane.

Un altro punto di discussione è l'assenza di figure politiche di centro-sinistra, come il leader laburista Keir Starmer e il cancelliere tedesco Olaf Scholz, sottolineando la tendenza di Trump a relazionarsi con i leader di destra nel panorama politico internazionale. Questo scenario evidenzia non solo la polarizzazione politica negli Stati Uniti, ma anche le relazioni internazionali in evoluzione.

Le assenze di queste figure significative non sono solo una questione di protocollo, ma riflettono anche le profonde divisioni politiche e le tensioni globali del nostro tempo.