17:40 Zelensky: Riconoscente per l’Assistenza dell’Italia Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha espresso la sua gratitudine per il sostegno dell’Italia al mantenimento delle sanzioni contro la Russia. Durante la sua recente visita in Italia, le sanzioni sono state un argomento cruciale. Zelensky ha sottolineato come l'Italia stia lavorando insieme all'Unione Europea per esercitare pressioni su Mosca e per fermare le pratiche di elusione delle sanzioni. La situazione in Ucraina rimane tesa, e il leader ucraino ha chiesto un continuo supporto internazionale per garantire la pace e la stabilità nella regione.

17:06 Zelensky: Fondamentali le Sanzioni di Usa, Gb e Giappone Zelensky ha lodato le nuove sanzioni imposte dagli Stati Uniti al settore petrolifero russo, che mirano a colpire la flotta di petroliere cosiddette ombra, e aziende come Surgutneftegaz, considerata un portafoglio personale di Putin. Ha messo in risalto l'importanza di esercitare pressioni sull'industria nucleare russa, specialmente sulla centrale nucleare di Zaporizhzhia che è attualmente sotto controllo russo. Gli sforzi del Regno Unito e del Giappone sono stati accolti positivamente, con l’annuncio di misure per limitare le entrate energetiche di Mosca e segnalare un pacchetto di sanzioni contro la produzione di armi russa.

15:20 Usa: Ritiro Completo di Israele da Libano entro Fine Gennaio Le fonti statunitensi hanno confermato che Israele dovrà completare il ritiro delle sue forze dal Libano meridionale entro la fine di gennaio, stabilendo così un termine anticipato rispetto ai 60 giorni inizialmente previsti. Questo è emerso durante i colloqui fra l'inviato speciale degli Stati Uniti, Amos Hochstein, e il comitato libanese responsabile della supervisione dell'accordo tra Israele e Hezbollah. Hochstein ha informato il nuovo presidente libanese, Joseph Aoun, riguardo a un programma dettagliato per il ritiro, con il 26 gennaio fissato come data ultima. In aggiunta, rimane incerta la situazione a Gaza, dove Hamas ha dichiarato che l'esito dei negoziati è "nelle mani di Israele". Le tensioni continuano a crescere, mentre la comunità internazionale osserva con preoccupazione le evoluzioni di questa crisi. La risposta di Israele ai continui attacchi e le implicazioni per la stabilità regionale sono questioni fondamentali in questo contesto delicato.