A Madrid si svolge oggi un'importante riunione ministeriale del gruppo G5+, concentrata sulla sicurezza europea e sulla questione ucraina. L'Alta rappresentante dell'UE, Kaja Kallas, e il commissario alla Difesa e allo Spazio, Andrius Kubilius, sono tra i partecipanti. Questo gruppo, noto anche come 'Weimar Plus', include Paesi chiave come Germania, Francia, Italia, Polonia, Spagna, Regno Unito e Ucraina, con l'obiettivo di promuovere il dialogo e il coordinamento su questioni di sicurezza. L'Italia è rappresentata dalla sottosegretaria agli Esteri Maria Tripodi. La riunione odierna è la quinta di questo genere, dopo incontri precedenti a Varsavia, Berlino, Parigi e ancora in Spagna. Si prevede anche un bilaterale tra Kallas e il ministro degli Esteri francese.

Nel frattempo, Valery Zaluzhny, ex comandante delle forze armate ucraine e ora ambasciatore a Londra, resta reticente sulla sua possibile candidatura alle prossime elezioni. Interrogato dai media, ha sottolineato che è fondamentale concentrarsi sul salvataggio del Paese in questo periodo di guerra e non sulle elezioni.

Riguardo agli Stati Uniti, i media russi hanno censurato le affermazioni di Donald Trump, che ha espresso la sua 'grande rabbia' verso Vladimir Putin. I canali russi, come Rossiya 1 e NTV, hanno presentato i suoi commenti in maniera edulcorata, omettendo riferimenti alla sua frustrazione e spostando l'attenzione sulla sua determinazione a candidarsi nuovamente. Trump ha anche minacciato di imporre tariffe elevate sui Paesi che importano petrolio russo, suscitando reazioni miste tra i commentatori russi, alcuni dei quali vedono la sua frustrazione come un segno di debolezza.

In un diverso sviluppo, la sorella di un foreign fighter italiano ha lanciato un appello per ricevere notizie su suo fratello, Antonio Omar. Secondo quanto dichiarato, il giovane sarebbe stato coinvolto in un bombardamento mentre si trovava in un bunker al confine tra Ucraina e Russia. Le autorità italiane stanno collaborando con quelle ucraine per verificare la situazione.

Infine, la Russia ha categoricamente rifiutato la proposta di inviare forze di pace in Ucraina da parte di Paesi che forniscono armi a Kiev. Kirill Logvinov, funzionario del ministero russo degli Esteri, ha avvertito che l'idea di coinvolgere militari di queste nazioni è intollerabile.

In un contesto globale più ampio, il presidente iraniano ha innalzato le tensioni rifiutando negoziati diretti con gli Stati Uniti sul programma nucleare, lasciando però aperta la possibilità di discussioni indirette. Gli Stati Uniti, da parte loro, hanno ribadito la loro posizione riguardo la non proliferazione nucleare, indicando che la questione rimane calda e complessa.