I funzionari palestinesi hanno comunicato a BBC Arabia che "le trattative per un cessate il fuoco a Gaza sono naufragate" a causa di significative differenze tra Israele e Hamas, nonostante i tentativi di mediazione da parte di Qatar ed Egitto.

Secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa palestinese Shehab, un attacco aereo israeliano su un veicolo a Beit Lahiya, nel nord della Striscia di Gaza, ha provocato la morte di nove persone, tra cui tre giornalisti. Tra le vittime ci sarebbe Mahmoud Isleem, un fotografo associato all'agenzia turca Anadolu. L'esercito israeliano ha confermato l'attacco, specificando di aver colpito due terroristi accusati di operare con un drone considerato una minaccia per le forze israeliane. Hamas, da parte sua, ha denunciato l'operazione come una "flagrante violazione" dell'accordo di cessate il fuoco.

Le trattative tra l’inviato statunitense per gli ostaggi e Hamas sembravano avviarsi verso la risoluzione con l'annuncio della liberazione di un soldato israelo-americano e il ritorno di quattro corpi di ostaggi con doppia cittadinanza. Tuttavia, la dichiarazione del segretario di Stato Marco Rubio ha complicato la situazione: "La nostra priorità come governo degli Stati Uniti rimane la liberazione di tutti gli ostaggi", ha affermato.

L'inviato della Casa Bianca per il Medio Oriente, Steve Witkoff, ha messo in guardia: "Hamas sta compiendo un'errata valutazione, credendo che il tempo sia dalla sua parte. Non lo è. Sono pienamente consapevoli della scadenza e dovrebbero sapere che reagiremo di conseguenza se verrà a scadenza".

Un alto dirigente di Hamas, mantenuto nell'anonimato, ha affermato che l'ostaggio israelo-americano Idan Alexander e i corpi degli altri quattro ostaggi americani saranno rilasciati solo se Israele procederà con il vigente accordo di cessate il fuoco.

Inoltre, si stima che migliaia di sfollati stiano lentamente facendo ritorno alle loro case, mentre gli aiuti umanitari cominciano a fluire nella regione martoriata. La situazione a Gaza resta critica e, secondo esperti, la tensione tra le due fazioni sembra aumentare con il passare delle ore, rendendo imperativo un intervento internazionale per evitare un ulteriore aggravio della crisi.

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