Guerra Israele - Hamas: le ultime news sul conflitto a Gaza del 10 gennaio
2025-01-11
Autore: Matteo
"Stiamo facendo progressi tangibili sugli ostaggi a Gaza". Queste le parole del presidente americano Joe Biden, che ha recentemente dialogato con i negoziatori.
Nel frattempo, recenti rapporti di Sky News Arabia e dell'agenzia yemenita Saba parlano di 30 aerei militari che hanno attaccato Sanaa e il porto di Hodeidah in Yemen da parte di Stati Uniti, Israele e Regno Unito. L'attacco ha colpito anche una centrale elettrica nei pressi della capitale yemenita, in risposta ai missili e droni lanciati dagli Houthi contro Israele.
Secondo il ministero della Salute palestinese, il numero di vittime a Gaza potrebbe essere sottostimato di almeno il 40%, con il bilancio effettivo che potrebbe superare i 70.000 morti, di cui il 59% donne, bambini e anziani.
In un altro sviluppo significativo, il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani ha visitato Damasco, dove ha incontrato il presidente ad interim della Siria, Abu Mohammad al-Jolani. Durante la conferenza stampa seguente, Tajani ha affermato che "l'Italia è pronta a contribuire al processo di riforma in Siria", segnando un'importante apertura diplomatica in un contesto complesso.
In Libano, cinque persone sono state uccise in un attacco israeliano nel sud del Paese, nonostante il cessate il fuoco in vigore da fine novembre tra Israele e Hezbollah. L'esercito israeliano ha dichiarato di aver preso di mira un camion carico di armi destinate a Hezbollah, e ha confermato l'azione di un drone che ha attaccato un veicolo nei pressi di Tayr Debba.
Il Cairo ha condannato la recente pubblicazione da parte di Israele di una mappa geografica che rivendica territori arabi come propri. Il ministro degli Esteri egiziano, Badr Abdelatty, ha descritto l'azione come una violazione delle risoluzioni internazionali e ha chiesto una revisione delle relazioni tra gli Stati arabi e Israele.
Il ministro israeliano per gli Affari strategici, Ron Dermer, ha incontrato il nuovo consigliere per la sicurezza nazionale statunitense, Mike Waltz, per discutere del rilascio degli ostaggi di Hamas. Questo incontro viene visto come cruciale in un momento in cui molti attendono un cambiamento nella politica statunitense con l'entrata della nuova amministrazione Trump.
"I conflitti non sono irrisolvibili", ha dichiarato il cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, indicando che esistono vie da esplorare per la pace in Medio Oriente. Il cardinale ha espresso la sua determinazione a non perdere la speranza e ha sottolineato la necessità di una diplomazia improntata al perdono e alla giustizia.
Infine, una celebrazione recente in Giordania, legata all'inaugurazione di un nuovo santuario, ha visto la partecipazione di circa seimila persone, dimostrando l'impegno della Giordania nel ruolo di pacificazione in una regione segnata da tensioni e conflitti. Questo evento è stato interpretato come un segnale di speranza per la stabilità nella regione.