Mondo

Guerra Israele - Hamas e Siria, le ultime notizie di oggi 27 dicembre. DIRETTA

2024-12-27

Autore: Chiara

Un violento raid aereo è in corso sulla capitale yemenita Sana'a, attualmente sotto il controllo dei ribelli Houthi. Fonti locali segnalano esplosioni visibili nel cielo della città.

Almeno 50 palestinesi hanno perso la vita in un attacco aereo israeliano mirato a un edificio di fronte all'ospedale Kamal Adwan, situato nel nord della Striscia di Gaza. Tra le vittime si contano tre membri del personale medico, secondo quanto riporta l'agenzia turca Anadolu e confermato dall'emittente qatarina Al Jazeera. Circa 75 pazienti sono stati costretti a evacuare l'ospedale.

Il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale statunitense, John Kirby, ha dichiarato che "Hamas rappresenta un ostacolo per un accordo di cessate il fuoco a Gaza," e ha aggiunto che "siamo molto vicini a un'intesa". Kirby ha anche ribadito che "gli ospedali non dovrebbero diventare teatri di guerra".

In un altro fronte, la giornalista italiana Cecilia Sala è stata arrestata a Teheran e si trova in isolamento da una settimana. Il Ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha assicurato che "sta bene" e che le autorità italiane stanno lavorando per riportarla in patria.

La situazione in Siria si complica ulteriormente, con la caduta del regime di Bashar al-Assad alla luce dell'avanzata delle forze ribelli. Festeggiamenti sono stati segnalati nelle strade di Damasco dopo la fuga del presidente, il quale ha ottenuto asilo a Mosca. Al potere dal 2000 e laureato in Medicina, al-Assad ha affrontato pesanti accuse di crimini di guerra e di contro l’umanità di fronte alla comunità internazionale.

I ministri francesi della Difesa e degli Affari Esteri sono attesi in Libano per incontrare le autorità locali e i soldati francesi della missione Unifil. In particolare, il ministro della Difesa, Sebastien Lecornu, incontrerà il generale Joseph Aoun, considerato un potenziale candidato alla presidenza libanese, posizione vacante da oltre due anni.

Le tensioni continuano a innalzarsi anche per quanto riguarda i colloqui sul cessate il fuoco a Gaza. Kirby ha sottolineato che le difficoltà nelle trattative sono attribuibili agli "ostacoli" posti da Hamas, il che ha frenato il progresso verso un accordo. "Non siamo ancora arrivati a una conclusione a causa del rifiuto di Hamas di negoziare su alcuni punti chiave," ha detto Kirby.

Reazioni contrastanti rispetto agli attacchi aerei israeliani: il ministero degli Esteri israeliano ha espresso indignazione per le dichiarazioni del segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, dopo che questo ha descritto gli attacchi aerei israeliani contro gli Houthi come "allarmanti", evidenziando una preoccupante escalation tra Yemen e Israele. “Israele è stato soggetto a innumerevoli attacchi da parte dei terroristi Houthi”, ha affermato il portavoce Oren Marmorstein, difendendo le operazioni israeliane come atti di legittima difesa.

Infine, il ministero degli Esteri giordano ha condannato in modo fermo il raid israeliano contro l'ospedale a Gaza, definendolo una "flagrante violazione del diritto internazionale". Amman ha sottolineato il "rifiuto assoluto" di attacchi contro strutture mediche e ha invitato la comunità internazionale a far pressione su Israele affinché ponga fine alla crisi umanitaria in atto.