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«Governo italiano complice di Israele»: la denuncia alla Cpi per il presunto genocidio a Gaza

2025-09-16

Autore: Giovanni

Una denuncia scioccante contro il governo italiano

Fabio Marcelli, un alto dirigente dell'Istituto di studi giuridici internazionali del Cnr, ha lanciato un'accusa esplosiva: il governo italiano e le sue aziende sono complici di un vero e proprio genocidio a Gaza. Questa accusa è stata portata alla Corte Penale Internazionale (CPI), dove si cerca giustizia per atrocità commesse in corso di conflitto.

Marcelli non si è limitato a fare una semplice denuncia; ha affermato che l'attuale situazione di guerra avvantaggia un'industria bellica fiorente. Con una nota sul blog del Fatto Quotidiano, Marcelli ha preannunciato che a ottobre formalizzerà la denuncia, che coinvolgerà anche figure di spicco del governo come Giorgia Meloni, Antonio Tajani e Guido Crosetto, oltre al CEO di Leonardo, Roberto Cingolani.

La CPI e il confronto con Netanyahu

La Corte Penale Internazionale, già alle prese con casi complessi come quello di Benjamin Netanyahu, ora si trova di fronte a un'altra pesante responsabilità. Se dovesse confermare i sospetti, i membri del governo italiano potrebbero essere chiamati a rispondere delle loro azioni in un contesto internazionale sempre più teso.

Forza Italia ha reagito duramente, parlando di un "clima d'odio" esasperato da dichiarazioni che, secondo loro, mettono a rischio la coesione sociale. Raffaele Nevi, portavoce del partito, ha avvertito che tali frasi sono pericolose e incomprensibili.

La risposta dell'Italia e la solidarietà dalla Spagna

Nel frattempo, la Campania ha approvato all'unanimità una mozione che condanna le azioni militari a Gaza, chiedendo al governo di interrompere ogni relazione con Israele. Questo gesto simboleggia una crescente pressione interna per un cambio di rotta nella politica estera italiana.

In Spagna, il governo di Pedro Sanchez ha reagito annullando un contratto da quasi 700 milioni di euro per l'acquisto di sistemi di lanciarazzi di progettazione israeliana. Tale decisione è parte di una legislazione più ampia che mira a vietare export e import di equipaggiamento militare con Israele, evidenziando la gravità della situazione.

Un'eco globale delle tensioni in Medio Oriente

Questa denuncia e la reazione internazionale suggeriscono che le questioni riguardanti Gaza non sono semplici dettagli geopolitici, ma rimandano a una crisi umanitaria profonda. Le decisioni di governi come quello italiano e spagnolo plasmano il futuro di relazioni internazionali e richiamano l'attenzione su un conflitto che continua a mietere vittime.

A fronte di quanto accaduto, l'eco delle tensioni in Medio Oriente si fa sentire in tutto il mondo, chiedendo a gran voce una risposta decisa e umana dalla comunità internazionale.