Finanze

Governo in difficoltà: Tim e la questione del canone concessorio da 1 miliardo

2025-01-19

Autore: Maria

Il contenzioso tra Tim e il governo italiano

Un nuovo capitolo si apre nel contenzioso tra Tim e il governo italiano, che potrebbe mettere l'ex monopolista delle telecomunicazioni in una situazione precaria. Domani scadrà il termine per trovare un accordo negoziato sulla restituzione dello Stato di ben 1 miliardo di euro, comprensivo degli interessi, per il canone concessorio versato indebitamente nel lontano 1998.

Il caso, che si trascina ormai da più di venticinque anni, ha visto recentemente la Corte d'Appello di Roma stabilire un'importante sentenza a favore di Tim il 3 aprile 2024. Tuttavia, la presidenza del Consiglio ha immediatamente annunciato di voler fare ricorso in Cassazione, richiedendo la sospensiva degli effetti della pronuncia.

Le trattative di Tim e le reazioni del governo

Nelle ultime settimane, Tim ha cercato di trovare una soluzione vantaggiosa che potesse garantire uno sconto per lo Stato e al contempo mettere al sicuro una cifra significativa per l'azienda, lanciata verso un possibile ritorno ai dividendi e alla conversione delle azioni risparmio. Nonostante questi sforzi, il governo non sembra aver mostrato apertura al dialogo.

Pertanto, salvo sviluppi improvvisi, il legale di Tim annuncerà al giudice che non è stato raggiunto alcun accordo. Questo scenario porterebbe a due possibili esiti: se il giudice accogliesse la richiesta di sospensiva, Tim potrebbe vedere allontanare l'eventualità di ricevere questo capitale necessario per il rilancio, poiché i tempi della giustizia sono notoriamente lunghi.

Possibili complicazioni legali per Tim

D'altra parte, se il giudice non dovesse concedere la sospensiva, emergerebbero complicazioni per Labriola. Lo Stato potrebbe ritardare il pagamento per mancanza di fondi disponibili, costringendo l'amministratore delegato a chiedere un'ingiunzione di pagamento, azione che lo metterebbe contro il governo stesso.

Un approccio più morbido, invece, porterebbe a tensioni interne con gli azionisti preoccupati per la mancata riscossione.

Un precedente a favore di Tim

È importante notare che nella storia di questo contenzioso c'è un caso che rafforza la posizione di Tim: Vodafone ha già ottenuto nel 2020 un risarcimento di 49 milioni di euro, vantando una situazione simile riguardo al canone versato nel 1998. Questo precedente potrebbe fungere da supporto cruciale per Tim, che ora spera di riavere qualcosa di simile.

Implicazioni economiche e legali

Tuttavia, data l'entità notevole della somma in questione, è probabile che il governo continui a ostacolare il processo e le richieste di Tim.

La questione del canone concessorio non è solo una questione legale, ma anche economica, con gravi ripercussioni sulla stabilità finanziaria di Tim e sulla capacità del governo di gestire le sue retrocessioni fiscali.

Futuro incerto per Tim e il governo

Cosa succederà domani? Rimanete sintonizzati per ulteriori sviluppi sulla vicenda!