Nazionale

Governo e Regioni in Guerra: Chi Arresterà le Lunghe Liste d'Attesa?

2025-04-18

Autore: Maria

Il Grande Scontro tra Governo e Regioni

Giovedì scorso, durante una conferenza cruciale tra Stato e Regioni, il governo e i presidenti regionali non sono riusciti a trovare un accordo per il decreto ministeriale volto a snellire le interminabili liste d'attesa per visite ed esami medici. Questo conflitto è in corso da mesi e ruota attorno all'idea del commissariamento della sanità regionale nel caso in cui non vengano raggiunti determinati obiettivi. Le Regioni, che detengono gran parte delle competenze sanitarie in Italia, vedono questa mossa come una grave ingerenza del governo nei loro affari.

Le Liste d'Attesa: Un Problema Che Dura

Il decreto, essenziale per rendere operativo il piano estivo del governo sulle liste d'attesa, è rimasto per lo più inattuato a causa delle diatribe con le Regioni. Tra le misure proposte ci sono la creazione di una piattaforma nazionale per monitorare le liste e un sistema obbligatorio che informi i cittadini sui tempi di attesa, sia per gli ospedali pubblici che per quelli privati accreditati.

Dati allarmanti e Situazione Critica

Negli ultimi mesi, alcune Regioni hanno iniziato a comunicare i dati necessari per alimentare la piattaforma, ma questi dati hanno rivelato una realtà allarmante. A marzo, il ministro della Salute Orazio Schillaci aveva già avvertito le Regioni sulla grave gestione delle liste, sottolineando la presenza di "situazioni indegne" e pratiche opache che ostacolano l'accesso alle cure. Le ispezioni dei carabinieri del NAS hanno evidenziato gravi irregolarità nel 27% delle strutture sanitarie.

Pratica Illecita delle Agende Chiuse

Una delle problematiche più gravi è la chiusura delle agende, che impedisce ai pazienti di prenotare visite, anche a lungo termine. Questa pratica, sebbene diffusa, è illegale: le strutture sanitarie pubbliche devono garantire sempre disponibilità, persino ricorrendo a strutture private convenzionate in caso di necessità.

Un Futuro Incerto: Scontro o Collaborazione?

Il ministero sostiene che il commissariamento debba avvenire solo in caso di gravissime irregolarità, evidenziando come i controlli sulla situazione vengano spesso effettuati solo dopo l'intervento dei NAS o di inchieste giornalistiche. Con la presenza di un "Organismo di verifica e controllo sull'assistenza sanitaria", il ministero potrebbe subentrare in caso di violazioni sistematiche.

Richiesta di Mediatori e Timori Politici

Le Regioni, tuttavia, hanno criticato la mancanza di chiarezza dei criteri, chiedendo una proroga della discussione per cercare un nuovo accordo. Eugenio Giani, presidente della Toscana, ha espresso preoccupazione per il potere discrezionale del decreto, evidenziando il timore che il governo possa ricorrere al commissariamento per motivi politici piuttosto che per questioni legate alle liste d'attesa.

Ultima Chiamata per l'Accordo

Il governo e le Regioni hanno ora trenta giorni per trovare una soluzione. Se non ci sarà intesa, il governo potrà procedere autonomamente con l'approvazione del decreto, rischiando di trovarsi di fronte a un ricorso al tribunale amministrativo (TAR) e alla Corte costituzionale da parte delle Regioni contro quella che considerano una violazione della loro competenza.