Tecnologia

Google Tensor G5: il primo avvistamento del chip next-gen che sorprenderà tutti!

2024-11-03

Autore: Marco

Il tanto atteso chip di Google, conosciuto come Tensor G5, ha fatto la sua apparizione su Geekbench a bordo di un dispositivo misterioso, con il nome in codice “Frankel”. Questo processore, che debutterà sugli smartphone Pixel 10 la prossima estate, ha ottenuto punteggi che hanno destato qualche preoccupazione: 1.323 punti nel test single-core e 4.004 nel multi-core.

Per mettere in prospettiva questi numeri, i principali concorrenti nel mercato dei SoC per smartphone di fascia alta, come l'Apple A18, il Qualcomm Snapdragon 8 Elite e il MediaTek Dimensity 9400, si attestano attorno ai 3.000-3.500 punti in single-core, con punte in multi-core che possono addirittura superare i 10.000. In confronto, il nostro attuale Tensor G4, montato su Pixel 9 Pro, ha ottenuto risultati migliori, con circa 1.800 punti in single-core e 4.300 in multi-core.

Tuttavia, è importante notare che i test di Geekbench potrebbero non riflettere del tutto il potenziale reale di questo chip. È comune che i produttori effettuino prove specifiche del loro hardware, e molti dispositivi, in particolare quelli di Samsung, mostrano spesso prestazioni inferiori alle attese nei primi test pubblici. Google ha già affermato che per loro le prestazioni non devono necessariamente basarsi solo sulla potenza della CPU e GPU, bensì sulla qualità dell’AI e delle NPU.

Analizzando più a fondo, il Tensor G5 sembra essere un'unità octa-core suddivisa in tre cluster: un core “prime”, cinque core intermedi e tre core ad alta efficienza energetica. Le indiscrezioni suggeriscono che Google ha optato per non utilizzare il più recente core progettato da Arm, noto come Cortex-925, preferendo rimanere attaccato al comprovato Cortex-X4 del Tensor G4. I cinque core intermedi dovrebbero essere dei Cortex-A725, mentre i core a basso consumo saranno dei A520.

Ci sono anche voci che suggeriscono che Google stia procedendo con cautela in questo upgrade, specialmente poiché è in atto un cambiamento importante: il passaggio dalle fonderie Samsung a quelle di TSMC per la realizzazione dei chip. Questo rappresenta un cambiamento significativo nell'affidabilità e nelle prestazioni del prodotto finale. Insomma, possiamo dire che questo potrebbe essere solo il primo passo verso un futuro entusiasmante per i dispositivi mobile di Google, segnando una transizione che, sebbene ‘traumatica’, potrebbe portare a inaspettate innovazioni.