Google in Rete: Le Nuove Strategie per Salvare Chrome dalla Vendita
2024-12-21
Autore: Marco
Google sta lottando per evitare la cessione del suo popolare browser Chrome, oggetto di critiche per presunti comportamenti anticoncorrenziali. Nelle ultime settimane, l'azienda ha presentato delle controproposte ai tribunali americani, rispondendo così alle richieste del Dipartimento di Giustizia, che ha chiesto un intervento drastico, ossia la vendita del browser, considerato un tassello fondamentale nella strategia digitale di Google.
Nel novembre scorso, il governo degli Stati Uniti ha richiesto a un giudice federale di Washington di ordinare la vendita di Chrome. Questa misura rappresenterebbe uno smantellamento storico e un vero e proprio colpo per l’azienda di Mountain View, che si troverebbe a dover cercare un possibile acquirente in un contesto già saturo e competitivo. Ma quali sono le alternative che Google sta considerando?
In un documento recentemente divulgato, Google ha delineato un piano in dodici pagine che propone di modificare gli accordi stabiliti con i produttori di smartphone. La nuova strategia consentirebbe a questi produttori di installare altri motori di ricerca in modo nativo sui loro dispositivi, senza dover necessariamente marcare Chrome come predefinito. Questo potrebbe consentire una concorrenza leale e aumentare la varietà di scelte per gli utenti.
In sostanza, Google propone di rendere questi contratti meno restrittivi, offrendo ai produttori maggiore libertà nel pre-installare software e app. Il colosso della tecnologia ha affermato: " Nulla nella presente sentenza definitiva vieta a Google di concedere un compenso a un produttore di dispositivi mobili o a un operatore wireless, in relazione a qualsiasi prodotto o servizio di Google, in cambio della distribuzione, del posizionamento (del prodotto o del servizio) su qualsiasi punto di accesso, promozione o concessione di licenza di questo prodotto o servizio di Google."
Se l’idea di Google sarà accettata dai giudici, potrebbe cambiare radicalmente lo scenario per il mercato dei browser e dei motori di ricerca, permettendo una maggiore diversificazione nelle scelte degli utenti. Intanto, esperti di diritto e analisi di mercato stanno con attenzione osservando questa vicenda, poiché le decisioni che verranno prese potrebbero avere un impatto di vasta portata sulla tecnologia e sulla concorrenza negli Stati Uniti e a livello globale. In questo contesto, emerge la domanda: riuscirà Google a mantenere il suo predominio o il panorama dei motori di ricerca volgerà verso una maggiore equità?