Il Genoa, dopo l'ultima partita pareggiata contro il Lecce, si è dimostrato una squadra solida in fase difensiva. La retroguardia, che collabora in modo efficace con il centrocampo, rappresenta l'unico punto fermo di una squadra che, però, mostra evidenti limiti in attacco. È innegabile che il Grifone fatica a creare palle gol e a concretizzarle, come dimostrato dall'occasione clamorosa fallita da Thorsby, che ha colpito la traversa a pochi centimetri dalla linea di porta.

Nonostante la difficoltà offensiva, il Genoa ha chiuso il girone di andata con un dignitoso bottino di 20 punti, frutto di quattro vittorie in trasferta e solo due sconfitte al Ferraris nelle ultime dieci partite. Questo dato, soprattutto considerando le aspettative di inizio stagione, è da considerare positivo e rappresenta una continuità di risultati da elogiare.

L’allenatore Vieira ha saputo condurre il gruppo verso una certa coesione, valorizzando le qualità dei suoi giocatori. La squadra esprime un gioco equilibrato, ma manca di incisività nelle zone avanzate. Per migliorare la fase offensiva, il Genoa ha bisogno di un attaccante di peso che possa fornire il supporto necessario agli elementi in rosa come Pinamonti e Vitinha.

É cruciale che la società, guidata dal patron Dan Sucu, intervenga sul mercato per fornire a Vieira le risorse necessarie per rinforzare l'attacco. Con una punta di esperienza e la possibilità di giocare maggiormente sugli esterni, il Genoa potrebbe emergere come una vera rivelazione di questo campionato.

Una nota curiosa riguarda la situazione di Mario Balotelli. Il mistero della sua mancata convocazione è ancora avvolto nel mistero: nonostante le assicurazioni di Vieira riguardo al suo stato di forma, la sua presenza in campo continua a essere un'eccezione piuttosto che una regola. La pazienza dei tifosi, circa ottocento presenti all'ultima partita, è stata messa a dura prova, ma l'affetto e la passione per la squadra rimangono inalterati. La speranza è che, con qualche innesto mirato, il Genoa possa finalmente mostrare anche un attacco all'altezza della sua debolezza attuale.