Intrattenimento

Gene Hackman, il testamento: voleva lasciare tutta l'eredità alla moglie defunta, niente ai figli. E ora cosa succederà?

2025-03-15

Autore: Giovanni

Gene Hackman, icona del cinema americano, è scomparso lo scorso febbraio all'età di 95 anni a causa di un problema cardiaco, aggravato dal morbo di Alzheimer. Solo una settimana prima, la moglie Betsy Arakawa, 65 anni, era morta a causa di una rara malattia trasmessa dai roditori, la sindrome polmonare da hantavirus.

Il patrimonio di Hackman è stimato in oltre 80 milioni di dollari, e dopo la sua morte, l'attenzione si è focalizzata sul suo testamento. Secondo quanto riportato da TMZ, Hackman ha deciso di lasciare l'intera eredità alla defunta moglie, escludendo completamente i suoi tre figli: Christopher Allen, Elizabeth Jean e Leslie Anne, avuti dalla sua prima moglie, Faye Maltese.

Le ragioni dietro questa scelta non sono chiare, ma fonti vicine alla famiglia hanno affermato che le relazioni tra Hackman e i suoi figli erano complesse e si erano deteriorate nel corso degli anni, soprattutto dopo il divorzio dalla madre.

L'attore, noto per film iconici come "Il braccio violento della legge" e "I nostri sogni", aveva accumulato un considerevole patrimonio grazie a investimenti, diritti cinematografici e proprietà immobiliari, tra cui una lussuosa residenza a Santa Fe, dove ha vissuto con Betsy. Ora ci si chiede a chi andrà tutta questa fortuna.

Attualmente, i tre figli non hanno rilasciato dichiarazioni riguardo alla decisione paterna. Tuttavia, è probabile che contestino il testamento, magari cercando di dimostrare che Hackman non era in grado di intendere e volere al momento della stesura. Questo potrebbe dar luogo a lunghe dispute legali che divideranno ulteriormente la famiglia.

La situazione attuale apre la strada a speculazioni e polemiche riguardo alle dinamiche familiari di Hackman, portando a interrogativi sulla maternità, la paternità e il valore dei legami familiari. Sarà interessante vedere come si svilupperà questa vicenda, che potrebbe coinvolgere anche avvocati e tribunali.