Gaza: 29 vittime, Inclusi neonati. Netanyahu: "Le tregue non sono altro che bugie!"
2025-01-08
Autore: Matteo
La situazione a Gaza continua a deteriorarsi drammaticamente, con rapporti che indicano 29 civili uccisi, tra cui bambini e neonati, a causa dei raid aerei israeliani. L'esercito israeliano, pur affermando di colpire solo i membri di Hamas, provoca un numero crescente di vittime tra i civili. Secondo l'Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati Palestinesi (UNRWA), gli ospedali della Striscia sono diventati "trappole mortali", con famiglie distrutte e bambini che muoiono per il freddo e la fame.
In Cisgiordania, la violenza non si ferma: due bambini di 9 e 10 anni e un giovane di 23 anni sono stati uccisi da un attacco aereo israeliano nella città di Tamoun. La comunità internazionale continua a esprimere preoccupazione per la crescente tolleranza verso la violenza e la crisi umanitaria in corso.
Sul fronte politico, Benjamin Netanyahu ha smentito le affermazioni del giornale libanese Al Akhbar, il quale riportava che si stava considerando una tregua di sei o otto settimane in cambio di un elenco con i nomi degli ostaggi tenuti da Hamas. Netanyahu ha definito queste notizie come "una totale bugia" e parte della guerra psicologica contro Israele. Ha ribadito l’impegno di Israele a lavorare incessantemente per il ritorno degli ostaggi.
Nel frattempo, le cifre delle vittime continuano a salire: quasi 46.000 morti e oltre 109.000 feriti a Gaza. Durante la notte, almeno nove persone, tra cui un infante di 15 giorni, sono state uccise in raid aerei. Gli attacchi sono avvenuti poche ore dopo un bombardamento in un'area umanitaria a Khan Yunis, dove sono morte 20 persone, tra cui cinque bambini.
In un attacco a Deir al-Balah, tre persone, tra cui una donna, sono state uccise. Anche un bambino di 4 mesi ha perso la vita in un attacco che ha colpito il campo profughi di Bureij. Le vittime continuano a accumularsi. Il ministero della Salute di Gaza ha riportato 17 palestinesi uccisi a Khan Yunis, la maggior parte dei quali donne e bambini. Inoltre, un medico locale ha descritto la terribile condizione dei piccoli pazienti all'ospedale, sottolineando quanto sia diventato difficile per le famiglie trovare un rifugio sicuro.
L'IDF ha dichiarato di aver adottato misure per limitare il rischio di danni ai civili, come l'uso di munizioni di precisione. Ma con la situazione che continua a sfuggire al controllo e la comunità internazionale in allerta, ci si chiede fino a quando questa brutalità potrà continuare. La domanda che aleggia è: i leader internazionali agiranno finalmente per porre fine a questa crisi umanitaria?