
Garlasco: L'importante maxi incidente probatorio sul Dna di Andrea Sempio
2025-03-31
Autore: Maria
La giudice per le indagini preliminari di Pavia, Daniela Garlaschelli, ha accolto con decisione la richiesta del pubblico ministero di un maxi incidente probatorio nell'ambito delle nuove indagini su Andrea Sempio, accusato dell'omicidio di Chiara Poggi nel 2007 a Garlasco. Questa fase di accertamento non solo prevede il confronto tra il Dna del 37enne e i campioni trovati sulle unghie e sulle dita della vittima, ma include anche analisi genetiche più ampie su una vasta gamma di reperti e materiali, alcuni dei quali non erano mai stati analizzati fino ad ora.
Tra i reperti da analizzare vi sono un frammento del tappetino del bagno, prelievi, tamponi e vari oggetti di uso quotidiano come confezioni di tè, yogurt, cereali, biscotti e sacchetti, oltre ai "para-adesivi" delle impronte. È previsto che l'udienza per l'assegnazione dell'incarico e per la formulazione dei quesiti riguardanti il maxi incidente probatorio si tenga il 9 aprile.
Emiliano Giardina, esperto genetista forense già coinvolto nel caso Yara Gambirasio, è stato incaricato di condurre le analisi genetiche. La difesa di Sempio, rappresentata dagli avvocati Massimo Lovati e Angela Taccia, potrà nominare come consulente Luciano Garofano, ex comandante del Ris, mentre i genitori e il fratello di Chiara Poggi, assistiti dagli avvocati Gian Luigi Tizzoni e Francesco Campagna, potranno presentare Marzio Capra, noto consulente nel campo.
La giudice ha delineato cinque punti cruciali nella sua ordinanza, che guideranno il maxi incidente probatorio. In primo luogo, si procederà all'analisi dei profili genetici estratti dai "margini ungueali" di Chiara Poggi, utilizzando i dati forniti dal genetista Francesco De Stefano, autore della perizia nel processo d'appello bis che portò alla condanna di Alberto Stasi. Inoltre, il perito Giardina dovrà valutare la "possibilità di utilizzo" di questi profili secondo gli attuali standard scientifici.
Si procederà poi all'estrazione del Dna dai "para-adesivi" delle impronte raccolte nelle ultime settimane e, in un terzo punto, il Dna verrà estratto da campioni biologi e reperti già esistenti che non erano stati mai analizzati o che avevano dato risultati inconcludenti, inclusi quelli emersi di recente. Infine, ci sarà una comparazione dei Dna estratti per verificare eventuali corrispondenze non solo con quello di Sempio, ma anche con il Dna di Alberto Stasi, dei membri maschili della famiglia Poggi e di altri uomini che potevano trovarsi nella villetta di Garlasco all'epoca.
La possibilità che altre persone siano sottoposte a prelievo di Dna per le comparazioni resta aperta, a seconda della disponibilità dei campioni e della direttiva della giudice. Con questa nuova ondata di indagini, la procura di Pavia sembra determinata a far luce su uno dei casi di omicidio più controversi della storia recente italiana, fondando ogni conclusione su solide basi scientifiche.