
Gangster o Re? L'ascesa inquietante di Molisso e Bennato nel crimine organizzato
2025-03-21
Autore: Sofia
Dalla violenta guerra contro i gruppi nordafricani a Tor Bella Monaca, Molisso e Bennato hanno dimostrato di avere la capacità di rifornirsi di armi e bombe a mano, cementando così il loro dominio nel mondo della criminalità.
Tra il 2019 e il 2020, la loro ferocia ha portato a una scia di omicidi, mietendo vittime illustri e scatenando il panico nella capitale.
Secondo l'ultima indagine della direzione distrettuale antimafia, l'escalation criminale dei due boss è stata veloce e impressionante.
Molisso, attivo nel quadrante sud est, e Bennato, che opera nel nord ovest, hanno rapidamente preso controllo del traffico di cocaina a Roma.
Rifornendo almeno 28 piazze di spaccio, diventano protagonisti di un mercato che frutta milioni di euro.
In un contesto in cui i conflitti tra bande si intensificano, la loro espansione non mostra segni di rallentamento.
L'alleanza con altri gruppi mafiosi e la corruzione di funzionari pubblici hanno ulteriormente rafforzato il loro potere.
E mentre le forze dell’ordine aumentano le operazioni, la domanda di sostanze stupefacenti resta alta.
Poi ci sono i metodi brutali: agguati, omicidi e sequestri di persona diventano prassi comune.
La paura tra cittadini e commercianti è palpabile, e molti temono di parlare per paura di ripercussioni.
La storia di Molisso e Bennato è un avvertimento inquietante: il crimine a Roma può non avere fine.
In un clima sociale già teso, la presenza di queste figure criminali complica la lotta contro la mafia, sollevando interrogativi sul futuro della sicurezza nella Città Eterna.