Scienza

Futuro Incerto per la Chimica in Italia: Dismissioni Eni-Versalis, È il Momento di Agire!

2025-03-11

Autore: Sofia

Nel pomeriggio di lunedì, a Roma, si è tenuto un incontro cruciale sul futuro della chimica italiana, convocato dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. All'incontro hanno partecipato rappresentanti di Eni-Versalis e i presidenti delle Regioni colpite dalla crisi, tra cui l'Emilia-Romagna. Michele de Pascale e l'assessore regionale al Lavoro, Giovanni Paglia, hanno messo sul tavolo le sfide che il settore deve affrontare.

"Il settore chimico è vitale per l'Emilia-Romagna e per l'Italia intera. È fondamentale che gli investimenti siano orientati verso un futuro sostenibile per le aree chimiche di Ferrara e Ravenna", hanno dichiarato de Pascale e Paglia. Entrambi hanno espresso preoccupazione per il piano di Eni-Versalis, definendolo conservativo e insufficiente per garantire un futuro strategico alla chimica italiana. Secondo loro, siamo di fronte alla possibilità di una fine della chimica di base, un’allerta che non può essere ignorata.

L'incontro ha messo in luce le problematiche legate alla chiusura degli impianti di cracking. Un Protocollo d’intesa prevede che Governo, Eni-Versalis, Regioni e forze sociali collaborino per realizzare progetti industriali specifici per ogni territorio. La combinazione di Emilia-Romagna, Veneto e Lombardia, con i poli di Ravenna e Ferrara e i siti di Porto Marghera e Mantova, rappresenta oltre la metà della chimica nazionale.

"Le preoccupazioni rimangono forti per le possibili conseguenze sociali e industriali di queste scelte. È necessario tutelare i posti di lavoro diretti nei siti colpiti dai tagli", hanno aggiunto. Inoltre, la strategia imminente di Eni-Versalis deve ampliare il suo obiettivo per garantire una sostenibilità a lungo termine per l'industria chimica.

Questa situationale non è solo un problema locale ma una questione di importanza nazionale che richiede un intervento deciso. L'Emilia-Romagna è pronta a lanciare un appello al Governo per creare una strategia che non solo difenda, ma potenzi l'industria chimica. Con gli investimenti giusti, le aziende possono riconquistare competitività a livello globale, ribaltando un destino che sembra già scritto.

Il tavolo di Roma rappresenta quindi non solo un momento di confronto, ma il primo passo verso una lotta strategica per preservare uno dei settori più vitali dell'economia italiana. È il momento di fare squadra per garantire che la chimica non scompaia dall'orizzonte industriale del Paese!