Un drammatico incidente si è verificato a Villa Verucchio, in provincia di Rimini, dove un cittadino egiziano ha seminato il panico accoltellando quattro persone nella notte di Capodanno. L'aggressore è stato successivamente ucciso da un carabiniere intervenuto per fermarlo.

L'incubo è iniziato intorno alle 22:30, quando l'uomo ha attaccato un ragazzo di soli 18 anni nei pressi di ‘Casa Zanni’, un ristorante molto frequentato. Colpito alle spalle, il giovane è stato trasportato d'urgenza all'ospedale di Rimini, dove versa in gravi condizioni. Circa un'ora dopo, lo stesso aggressore ha fatto ritorno sul luogo dell’agguato, accoltellando altre tre persone: una coppia di anziani e una giovane ragazza, tutti trasportati all'ospedale di Cesena, ma fortunatamente senza gravi lesioni.

Quando i carabinieri sono intervenuti per fermarlo, l'aggressore ha reagito in modo violento, tentando di colpire uno dei militari. In una situazione di estrema tensione, uno dei carabinieri ha sparato, uccidendo l'uomo. In precedenza, un colpo era stato sparato in aria nel tentativo di intimidire l'aggressore, senza alcun effetto.

Gli investigatori stanno cercando di ricostruire la dinamica degli eventi e il motivo che ha portato l’aggressore a un atto così violento la notte di Capodanno. La presenza del magistrato di turno della Procura di Rimini ha ulteriormente evidenziato la gravità della situazione.

La testimonianza di una delle vittime racconta di attimi di pura terrore: "Ci seguiva con il coltello in mano, ha colpito un mio amico alla pancia e un altro al fianco. Noi scappavamo e lui ci inseguiva. Abbiamo corso verso la piazza, ma siamo tornati indietro, non volevamo che ci seguisse tra la folla, sarebbe stato un disastro".

Cinque persone sono attualmente ricoverate a causa delle ferite subite durante questa drammatica aggressione, che ha scosso la comunità locale. I sottoscrittori non possono fare a meno di chiedersi quale possa essere il vero movente di una tale follia in una notte di festa. Questo tragico evento solleva interrogativi sulla sicurezza nelle strade e sulla gestione della violenza in aumento. La paura regna sovrana e la speranza è che giustizia venga fatta.