
Fischi e Imbarazzo: Il Festino di Palermo Non Scala le Vette
2025-07-15
Autore: Giulia
Il grande evento del Festino di Santa Rosalia si è trasformato in un palcoscenico di malcontento per il sindaco Lagalla, accolto da una pioggia di fischi al suo arrivo sul carro trionfale. Dopo l'invocazione "Viva Palermo e Santa Rosalia", il primo cittadino ha lasciato la scena in tutta fretta, segno di un crescente distacco tra la politica e la popolazione.
Intervistato in diretta da Tgs, Lagalla ha tentato di minimizzare il disagio dicendo: "Credo che i palermitani siano soddisfatti del Festino". Ma di fronte alla domanda sulla sua accoglienza, ha risposto con un'elegante evasione: "È una città che ovviamente manifesta grande accoglienza e grande civiltà".
Il corteo della festa ha preso il via da Palazzo Reale, fra una folla di sostenitori e curiosi, tra cui Luigi e Martino Lo Cascio, pronti a incitare l'amico Vincenzo Pirrotta. Quest'ultimo, apparso come la personificazione della Morte sulle vele del Palazzo, riceveva applausi da solo.
Il videomapping sulla storica residenza dei re normanni ha catturato i presenti, anche se la metà della piazza era transennata senza spiegazione apparente. La sovraffollata Cattedrale ha visto il carro-teatro scendere dalla scalinata per unirsi al carro trionfale, un crescendo di emozioni e attese.
Il Festino, simbolo di cultura e tradizioni locali, presenta regole inossidabili per i palermitani: ogni scelta sulla posizione da occupare durante la festa viene influenzata da fattori come affaticamento, presenza di nonni e bambini. La celebrazione, nonostante le tensioni, rimane un evento che coinvolge e divide l'opinione pubblica, segnale di una città in cerca di risposte.