Nel pomeriggio di giovedì, intorno alle 15, un boato ha fatto tremare la valle del Chiampo, seguito da altre esplosioni che hanno sorpreso i residenti. Quasi contemporaneamente, un incendio è divampato presso la Mendeleev Srl, un’azienda di Trissino specializzata nel recupero di batterie al litio. La colonna di fumo nero è diventata visibile a chilometri di distanza, suscitando panico nella popolazione.

Fortunatamente, i dipendenti dell'azienda sono riusciti a evacuare l'edificio senza riportare conseguenze fisiche. Tuttavia, le autorità locali, compresi carabinieri e vigili del fuoco, si sono precipitati sul posto per gestire l'emergenza e spegnere le fiamme. In un clima di preoccupazione, le aziende vicine sono state evacuate e il Comune di Trissino ha esortato i cittadini a chiudere finestre e porte, mentre anche Montorso Vicentino ha lanciato un analogo allerta per la salute pubblica.

AGGIORNAMENTO ORE 16:30

Alle 16:30, i vigili del fuoco hanno dichiarato che la situazione era sotto controllo, ma restava alta l’attenzione. Erano presenti sul posto anche tecnici dell'Arpav di Vicenza, incaricati di valutare l'impatto ambientale dell’incidente. Nonostante la situazione fosse migliorata, la nube di fumo rimaneva densa e persistente, e occasionalmente si avvertivano esplosioni sussultorie, tipiche delle batterie al litio coinvolte.

Il traffico è stato deviato senza grossi problemi, ma le cause dell'incendio sono ancora in fase di accertamento da parte dei vigili del fuoco. Le prime indagini indicano che il rogo potrebbe essere nato da un deposito di batterie all'interno dello stabilimento. Notizie recenti segnalano che, oltre ai danni materiali, ci sarebbero due feriti lievi, ma le condizioni sembrano stabili. La comunità è in attesa di ulteriori sviluppi su questa drammatica vicenda.