Emissioni 2025: Renault e il pooling, un rischio per l'industria europea?
2025-01-09
Autore: Maria
La questione del pooling per le emissioni nel 2025 ha acceso il dibattito tra i principali attori dell'industria automobilistica. Renault si è scagliata contro questa pratica, sostenendo che indebolisce ulteriormente l'industria europea. Secondo l'Associazione delle Case Automobilistiche Europee (ACEA), è necessario rivedere le multe previste per il 2025 e trovare rapidamente soluzioni adeguate.
Il pooling, che consiste nella condivisione delle emissioni tra diversi costruttori, potrebbe sembrare una soluzione, ma alla fine porterebbe solo ad avvantaggiare i concorrenti come Tesla, che già detiene una posizione dominante nel mercato delle auto elettriche. Secondo esperti del settore, la vera sfida non è solo produrre veicoli elettrici e ibride, ma farlo a costi contenuti, un obiettivo raggiunto solo da pochi.
Renault sostiene che la mancanza di un piano chiaro da parte dell'Unione Europea stia complicando ulteriormente la situazione. Al contempo, aziende come Stellantis e Toyota sembrano aver fatto scelte strategiche per fronteggiare le nuove normative. Manca un consenso chiaro su come procedere e le case automobilistiche europee stanno avvertendo il governo dell’UE che è necessario un cambiamento.
In un contesto in cui le vendite di veicoli stanno diminuendo, la competizione si fa più agguerrita. Volkswagen, BMW e altri grandi marchi stanno cercando modi per adattarsi alle nuove regole senza compromettere la propria competitività. La crisi delle forniture e l'aumento dei prezzi delle materie prime, soprattutto delle batterie, stanno ulteriormente complicando le cose. Recenti report indicano che più del 90% del materiale anodico utilizzato nella produzione di batterie è attualmente prodotto in Cina, il che pone seri interrogativi sulla sostenibilità dell’industria europea nel lungo termine.
Se l'Unione Europea non agirà rapidamente per stabilire un piano di supporto e incentivazione per le case automobilistiche locali, si rischia di assistere a un'altra batosta per l'industria europea, già in difficoltà rispetto a competitor asiatici, notoriamente più economici e competitivi. Insomma, una vera e propria corsa contro il tempo per evitare che le auto europee diventino sempre più un miraggio sul mercato!