Salute

Emergenza ostaggi: gli ospedali israeliani pronti per l'arrivo dei liberati

2025-01-16

Autore: Giovanni

In un clima di tensione e attesa, il Ministero della Salute di Tel Aviv ha annunciato un protocollo sanitario dettagliato per l'accoglienza degli ostaggi liberati. Questo piano prevede non solo controlli medici, ma anche assistenza psicologica e un supporto nutrizionale dedicato. Gli ospedali Sheba e Ichilov sono già attivi nel preparare l'arrivo di queste persone, assicurando che ogni ostaggio riceva le cure necessarie non appena verrà meno la prigionia.

Il governo israeliano, oltre a preoccuparsi degli aspetti sanitari, ha messo in atto un piano di sostegno economico per le esigenze immediatе degli ostaggi. A ciascuno di loro verrà fornita una somma di 10.000 NIS (circa 2.700 dollari) al momento del ritorno, accompagnata da un contributo sanitario di 50.000 NIS (circa 13.800 dollari) per le cure a lungo termine e un riconoscimento automatico dello stato di invalidità.

La preparazione sanitaria si basa su tre elementi chiave: assistenza medica iniziale, trattamenti personalizzati e sostegno nel lungo periodo. Sono stati selezionati sei ospedali, tutti situati nelle vicinanze di Gaza, per facilitare l'intervento immediato e le emergenze dopo la liberazione. Le strutture ospedaliere sono dotate di reparti speciali dove gli ostaggi saranno accolti insieme ai propri familiari, riducendo al minimo lo stress e la pressione psicologica.

All'arrivo, gli ostaggi saranno sottoposti a una serie di esami approfonditi per valutare le loro condizioni fisiche, che potrebbero includere malnutrizione grave, ferite trascurate e traumi psicologici. Uno degli aspetti più critici sarà la gestione dei profondi traumi psicologici legati al rapimento, con particolare attenzione al disturbo post-traumatico da stress che spesso colpisce i sopravvissuti.

Per garantire una transizione più fluida, ogni ostaggio avrà a disposizione un team medico dedicato, composto da medici, infermieri e specialisti in salute mentale. Il Ministero della Salute ha sottolineato l'importanza della nutrizione in questo periodo delicato: nutrizionisti lavoreranno a stretto contatto per sviluppare piani alimentari adeguati, iniziando con piccole porzioni mirate a ripristinare l'equilibrio nutrizionale.

La fase iniziale di cura prevede anche valutazioni ortopediche dettagliate per chi ha subito lesioni fisiche durante la detenzione, e per coloro che soffrono di malattie croniche è prevista una consulenza specialistica. Al termine delle cure, agli ostaggi verrà assegnato un assistente domiciliare per garantire un monitoraggio costante e il supporto necessario per affrontare il percorso di recupero.

Questa preparazione dimostra l'impegno di Israele nel ristabilire la dignità e la salute degli ostaggi liberati, in un momento in cui la speranza di un ritorno alla normalità è più che mai cruciale.