Tecnologia

Elon Musk unisce X a xAI: una rivoluzione o una strategia mediocrede?

2025-03-29

Autore: Alessandra

L’annuncio dell’acquisizione di X da parte di xAI, voluto da Elon Musk, solleva interrogativi su che direzione prenderà l’ex Twitter. Sembra più una manovra contabile che un vero e proprio colpo di scena. Musk sta ristrutturando le sue aziende, trasferendo risorse da un'entità all'altra, piuttosto che seguire una strategia aziendale solida. La valutazione di X, fissata a 33 miliardi di dollari (45 miliardi, considerando 12 miliardi di debito), paragonata agli 80 miliardi di xAI, desta facili sospetti. Dall'acquisto dell'ex Twitter per 44 miliardi nel 2022, la piattaforma ha visto il suo valore crollare, colpita da una fuga di inserzionisti, problemi legali e un drastico abbassamento della qualità del servizio.

Molti si chiedono se questa fusione possa davvero reinvigorire un social network in crisi o se sia solamente un tentativo di mascherare le perdite. La sinergia tra un social network in difficoltà e una startup di intelligenza artificiale emergente apre interrogativi sulla reale capacità di crescita della nuova entità, XAI Holdings. Nonostante le ambizioni di Musk, come testimoniano le difficoltà di Tesla, ci si chiede se questa fusione può davvero portare innovazione o se sia solo un'altra manovra per mantenere alta l'attenzione sull'ormai affaticato X.

Musk ha affermato che questa operazione rappresenterà un'opportunità senza precedenti, scrivendo su X che «i destini di xAI e X sono intrecciati». Ha dichiarato che unendo dati, modelli e talenti, «sbloccheremo un potenziale immenso». Con oltre 600 milioni di utenti attivi, l'integrazione della piattaforma di xAI, che include Grok, l'intelligenza artificiale sviluppata dalla startup, potrebbe rappresentare una competizione diretta per aziende come OpenAI, creatori di ChatGpt. Musk afferma che la nuova entità avrà l'obiettivo di fornire esperienze più intelligenti a miliardi di persone, spingendo l'umanità verso il progresso.

La nuova società, denominata XAI Holdings, avrà potenzialmente una valutazione che supererà i 100 miliardi di dollari, escludendo il debito. Il ruolo di Morgan Stanley come unico broker dell'operazione evidenzia l'importanza strategica di questa fusione nel contesto economico odierno, in un'epoca in cui il mercato tecnologico è in continua evoluzione.

Resta da vedere se Musk saprà mantenere le promesse di innovazione o se si tratta solamente di un'ulteriore strategia per attrarre investitori in un momento critico per la sua visione imprenditoriale.