
Elon Musk: l'odio dei salotti contro il magnate dell'elettrico infiamma la protesta
2025-04-01
Autore: Giovanni
Il recente incendio di veicoli Tesla evoca un passato simmerante di conflitti ideologici, risalente al Novecento, strettamente legato a una certa mentalità che potremmo definire ‘falsa coscienza’. Questo termine, utilizzato da Marx ed Engels, ci fa riflettere su come la coscienza cosiddetta ‘progressista’ possa alzare un muro di odio nei confronti di chi rappresenta una sfida, in questo caso Elon Musk. Definito come ‘traditore’ e ‘pioniere dell’elettrico’, Musk è ora nel mirino di chi non accetta la sua alleanza con il controverso ex-presidente Donald Trump, un comportamento che ha sollevato l’ira dei benpensanti, molti dei quali si nutrono di sussidi governativi.
Il grido d'allerta è sonoro: #TeslaTakedown si diffonde nella rete, proponendo di smantellare non solo una delle aziende più innovative dei nostri tempi, ma anche di distruggere circa 130.000 posti di lavoro. Recentemente, Repubblica ha riportato con entusiasmo delle manifestazioni anti-Musk che hanno investito le città di New York, Berlino, Londra, Parigi e oltre, dimostrando un’organizzazione virale dei boicottatori.
Certamente non mancano gli episodi violenti: veicoli Tesla incendiati a Los Angeles e svastiche incise su auto parcheggiate a New York. Tuttavia, ciò che preoccupa è che queste azioni di vandalismo siano interpretate come atti di ‘terrorismo domestico’ da chi cerca di porre fine a una narrazione pericolosa. In effetti, il doppio standard di chi critica Musk afferma una pratica che ha radici profonde nel comportamento ipocrita dei gruppi progressisti.
Musk, un visionario sul punto di portare l’umanità su Marte, viene marchiato come ‘nazista dell’Illinois’ mentre la violenza contro le sue aziende viene minimizzata. Atteggiamenti simili non sono esclusivi degli Stati Uniti: anche in Europa, il clima di ostilità è palpabile. Recentemente, a Frascati, sono andate in fiamme 17 auto Tesla in una concessionaria, e a Saint-Chamond, in Francia, dodici stazioni di ricarica sono state distrutte.
Musk si chiede retoricamente: «Non è sconcertante quanto odio e violenza arrivino dalla sinistra? Non dovrebbero essere loro il partito dell’empatia?» Eppure, questi eventi dimostrano che l'odio e la violenza sono coscientemente riemerse in un contesto che si definisce progressista.
Il problema è che molti di questi attivisti sembrano ignari delle contraddizioni insite nel loro messaggio, brandendo concetti contro i combustibili fossili mentre attaccano le auto elettriche. In fin dei conti, la vera emergenza di oggi è quella dell'intelligenza e della coerenza.