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Elezioni in Ecuador: Violenza e Crimine Puntano a Decidere il Voto

2025-01-17

Autore: Matteo

L'Ecuador si trova attualmente in una fase critica mentre si avvicinano le elezioni, con un clima di violenza e insicurezza crescente che sta influenzando profondamente il panorama politico. La campagna elettorale di Daniel Noboa, che si ispira alla figura del presidente salvadoregno Nayib Bukele, è stata segnata da episodi di crimine violento, tra cui omicidi e rapimenti, che non solo minacciano la sicurezza pubblica ma anche il processo democratico. Già durante questo ciclo elettorale ci sono stati eventi tragici, come l'omicidio del sindaco di Arenillas, Eber Ponce, e il tentato assalto al candidato Joselito Arguello in Guayaquil, segno che i gruppi criminali sono protagonisti attivi nella campagna elettorale.

La memoria di eventi come l'assassinio del candidato presidenziale Fernando Villavicencio, avvenuto nel 2023, pesa sull'atmosfera politica. Di fronte a tale violenza, il Consiglio nazionale elettorale ha esortato i candidati a promuovere un messaggio di tolleranza e rispetto. Tuttavia, mentre la violenza è un tema centrale per i cittadini di Guayaquil e Quito, nelle aree rurali e tra le popolazioni indigene la situazione è percepita in maniera differente, complicando ulteriormente il dibattito elettorale.

La gestione della sicurezza è un argomento cruciale, e mentre Noboa continua a liderare nei sondaggi con il 36% delle preferenze, non ha ottenuto risultati tangibili nella lotta contro il crimine organizzato e ha affrontato critiche per la sua gestione della crisi energetica, aggravata da una lunga siccità. La sua principale rivale, Luisa Gonzalez, sostenuta da Rafael Correa, segue a stretto giro con il 33%, mentre il candidato indigeno Leonidas Iza propone un approccio innovativo basato su una cooperazione internazionale per affrontare il problema della droga e del crimine organizzato, piuttosto che sulla militarizzazione.

Attualmente, il contesto politico è instabile: i sondaggi informali suggeriscono che Gonzalez stia guadagnando terreno con un ipotetico 40%, mentre Noboa avanza lentamente al 34%. Questo suggerisce che la gestione della violenza potrebbe trasformarsi in un boomerang per Noboa, proprio mentre i correisti cercano di riconquistare il potere.

Con le elezioni ormai alle porte, la situazione è in continua evoluzione e dipende in gran parte dai prossimi sviluppi, che potrebbero dare un potere ancora maggiore ai gruppi criminali. Questo scenario evidenzia una preoccupante connessione tra politica e crimine, simile a quanto si osserva in altre nazioni del continente, dove i "narco-stati" sono diventati una preoccupazione significativa. La presenza e l'influenza del crimine organizzato all'interno delle istituzioni pubbliche non può essere ignorata e rappresenta una delle sfide più grandi che l'Ecuador dovrà affrontare nel suo cammino verso un futuro democratico e sicuro.