Scienza

Elena Cattaneo: la corsa verso cellule personalizzate per combattere le malattie neurodegenerative

2024-11-05

Autore: Marco

Un approccio innovativo per affrontare malattie neurodegenerative come il Parkinson e l'Huntington si profila all'orizzonte grazie al lavoro della professoressa Elena Cattaneo, dell'Università Statale di Milano. Dal suo laboratorio presso l'Ingm (Istituto Nazionale Genetica Molecolare), sta progettando un attacco multiplo mirato a riscattare i pazienti affetti da queste gravi patologie.

In collaborazione con altre tre ricercatrici europee di spicco, tra cui Annalisa Buffo dell'Università di Torino, Malin Parmar dell'Università di Lund in Svezia, e Jenny Emnénus dell'Università Tecnica della Danimarca, Cattaneo ha avviato il progetto ambizioso "Custom-made Neurons for Cell Therapy in Parkinson's and Huntington's disease", finanziato con 10 milioni di euro dal Consiglio Europeo della Ricerca (Erc). Questo progetto, che durerà sei anni, rappresenta un'opportunità straordinaria per la ricerca in questo campo.

"La malattia di Parkinson può effettivamente manifestarsi in modo diverso da persona a persona", ha dichiarato Cattaneo. "Il nostro obiettivo è sviluppare terapie cellulari su misura, in grado di adattarsi alle specifiche esigenze dei pazienti". Cattaneo, che è anche senatrice a vita, ha messo in evidenza come l'Unione Europea promuova visioni ambiziose e procedure rigorose per l'assegnazione di risorse pubbliche nella ricerca scientifica.

Uno degli aspetti cruciali del progetto è l'utilizzo delle cellule staminali embrionali. Secondo la legge italiana, infatti, gli scienziati nazionali non possono derivare queste cellule da blastocisti in sovrannumero, ma possono acquistarle da colleghi esteri. Questo solleva interrogativi etici e normativi, ma Cattaneo ha assicurato che continueranno a cercare modi per condurre ricerche all'avanguardia.

La malattia di Parkinson è spesso causata dalla degenerazione dei neuroni che producono dopamina, ma può anche essere correlata a disfunzioni cognitive legate a neuroni colinergici. La ricerca di Cattaneo punta a ottenere cellule che possano affrontare entrambe queste problematiche.

Inoltre, il progetto si propone di sviluppare cellule autoregolabili che possano silenziarsi quando il rilascio di dopamina diventa eccessivo, una caratteristica particolarmente utile per i pazienti sensibili alla levodopa.

Infine, un altro obiettivo notevole prevede la creazione di organoidi in laboratorio, ovvero frammenti di tessuto cerebrale dalle aree più colpite da Parkinson e Huntington. Questi organoidi potrebbero rivelarsi fondamentali per mappare i geni implicati nei circuiti cerebrali e per costruire modelli 3D della loro formazione, offrendo così nuove prospettive nella cura di queste debilitanti malattie. Cattaneo, che ha dedicato la sua vita a questa ricerca, continuerà a lavorare per fornire speranza a chi è afflitto da queste malattie devastanti.