
Ecco Perché Lo Stress Ci Porta a Spendere Di Più: Scopri Il Fenomeno Del Doom Spending!
2025-03-09
Autore: Matteo
In un mondo sempre più frenetico, molti di noi si trovano a fare i conti con spese non necessarie, spesso influenzate da stati emotivi negativi. Il fenomeno del "doom spending" si sta diffondendo come mai prima d'ora, portando le persone a spendere compulsivamente non per necessità, ma per alleviare l'ansia e l'incertezza legate al futuro.
La psicologa Kristina Durante ha affermato che "vivere nell'odierno contesto significa affrontare un livello cronico di stress". Eventi globali, come la pandemia di COVID-19, hanno esasperato questa condizione, facendo sì che molti si rivolgano agli acquisti per trovare conforto. Giovani tra i 20 e i 30 anni, in particolare della generazione Z e dei millennials, si lasciano attrarre dall'illusione di controllo offerta dal consumo, riempiendo carrelli virtuali con oggetti che, di fatto, non migliorano il loro benessere a lungo termine.
Dalle neuroscienze ci giungono importanti spiegazioni sul perché il doom spending tanto ci coinvolga. Antonio Rangel, esperto di neuroscienze, chiarisce che le spese impulsive attivano il sistema dopaminergico del cervello, fornendo una gratificazione immediata che ostacola una pianificazione oculata per il futuro. L’aumento della dopamina stimola il desiderio di acquistare sempre di più, creando un circolo vizioso che ci porta ad avere sempre più difficoltà nel controllare il nostro comportamento di spesa.
Le tecniche di marketing non aiutano affatto. Le strategie promozionali e l'uso di prezzi che si avvicinano a numeri tondi, come 199,99 euro, manipolano la percezione mentale del costo, mentre i pagamenti digitali rendono l’atto di spendere meno tangibile e più accettabile. Offerte a tempo limitato aumentano ulteriormente l'urgenza, attivando i circuiti della ricompensa nel nostro cervello e facendoci sentire spinti a comprare. Queste dinamiche mettono in evidenza come spesso le decisioni di acquisto siano più frutto di un impulso emotivo che di una razionale analisi dei bisogni, come sottolineato dal professor George Loewenstein.
Tuttavia, il doom spending non è solo una questione di spesa esagerata: rappresenta un cambiamento radicale nella nostra società. Rangel ci ricorda che siamo passati dalla "società del bisogno" a quella del "desiderio", in cui la soddisfazione deriva dal possesso di beni materiali, considerati simboli di successo. Ma attenzione: più possediamo, meno siamo soddisfatti, innescando un ciclo infinito di desiderio.
Il primo passo per rompere questo meccanismo è la consapevolezza. Ridurre il tempo trascorso sui social media può aiutare a banalizzare l'esperienza di acquisto impulsivo. Prendersi un momento per riflettere prima di acquistare e impostare un budget mensile sono altrettanto fondamentali. Non dimentichiamo che la vera felicità non deriva solo dal possedere beni materiali. Attività come il praticare sport, leggere, o passare tempo di qualità con le persone care possono regalarci emozioni genuine senza dover spendere eccessivamente, distogliendo la nostra attenzione dalle ansie quotidiane. Scopri come liberarti dal ciclo dello doom spending e ricondurre la tua vita su un sentiero di serenità!