Scienza

È morto Luigi Aloe, il geniale scienziato che aiutò Rita Levi-Montalcini a vincere il Nobel

2025-01-19

Autore: Giulia

Oggi, 20 ottobre 2023, il mondo della scienza piange la scomparsa di Luigi Aloe, all'età di 81 anni, avvenuta a Roma. Aloe è stato un pioniere della ricerca scientifica italiana e un figura chiave nel team di Rita Levi-Montalcini, la quale vinse il premio Nobel per la medicina nel 1986 grazie agli studi sul fattore di crescita nervoso (NGF).

Nato ad Amantea, in Calabria, Aloe ha dimostrato che, con determinazione, è possibile realizzare i propri sogni. La sua straordinaria vita inizia nei cantieri in Germania, dove, a soli 17 anni, lascia l’Italia in cerca di un futuro migliore. Il fortunato incontro con il filosofo Armando Rigobello, che intuì il suo potenziale, lo convinse a tornare a studiare, avviando una carriera che si sarebbe rivelata eccezionale.

Dopo aver conseguito il diploma, Aloe trova lavoro come tecnico di laboratorio all’Università di Perugia. Qui cattura l’attenzione di Rita Levi-Montalcini, che lo invita a unirsi al suo team di ricerca alla Washington University di St. Louis. "Mi disse: 'Ho bisogno di una persona capace di allevare scarafaggi...'. E così, quella proposta inizialmente temporanea si trasformò in un'avventura di otto anni che avrebbe segnato la mia vita e carriera".

Grazie agli studi condotti a St. Louis, Aloe contribuì in modo fondamentale alla ricerca sul NGF, che avrebbe rivoluzionato le conoscenze sul sistema nervoso. In totale, collaborò con la Levi-Montalcini firmando oltre il 60% delle sue pubblicazioni, dimostrando una dedizione e un impegno senza pari.

Aloe non si limitò ai successi iniziali; la sua carriera continuò a brillare negli anni successivi, con ricerche innovative destinate a migliorare la comprensione delle malattie neurodegenerative e oculari. Nel 1989, venne insignito di una laurea honoris causa in Scienze Biologiche dall'Università di Bologna, durante una cerimonia che celebrò la sua straordinaria storia di riscatto e dedizione alla scienza.

La sua eredità non si limita ai traguardi personali. Luigi Aloe ha ispirato innumerevoli giovani ricercatori con la sua passione e tenacia. Rita Levi-Montalcini, nel suo libro "Elogio dell'imperfezione", gli ha dedicato un passaggio toccante, sottolineando l'importanza della sua intuizione scientifica e della sua dedizione al lavoro.

La scomparsa di Luigi Aloe segna una grande perdita per il mondo scientifico e un triste momento per coloro che credono nel potere della scienza di cambiare le vite. La sua storia è un esempio di come i sogni, anche quelli più impossibili, possano diventare realtà con impegno e passione.