Finanze

Dopo una cena infelice, una recensione provoca il caos: 'Una bettola'! La sorprendente condanna

2025-01-15

Autore: Matteo

La condanna per diffamazione

Una donna di 53 anni, originaria de L'Aquila, ha attirato l'attenzione dei media dopo essere stata condannata dal tribunale di Macerata per aver lasciato due recensioni ritenute diffamatorie su un ristorante di Recanati. Su Tripadvisor e Facebook, ha descritto il locale come 'una bettola', lamentandosi del servizio e del cibo ricevuti. Le sue parole le sono costate molto care: il giudice Andrea Belli l'ha condannata a una multa di 2mila euro e a un risarcimento di 5mila euro per la proprietaria del ristorante, che si era costituita parte civile nel processo. Il pubblico ministero Raffaela Zuccarini aveva inizialmente chiesto una condanna di sei mesi.

Le lamentele e le recensioni

Le controversie risalgono al 2017, quando la donna, dopo una serata nel ristorante, ha scritto: 'Estrema aggressività e maleducazione da parte dei gestori', lamentando ritardi considerevoli nella consegna dei piatti, senza neanche una parola di scuse. A quanto pare, durante la cena ci sarebbe stato anche un acceso scambio di opinioni tra lei e i ristoratori riguardo i ritardi. Non contenta, ha continuato a sfogarsi su un gruppo Facebook, accusando il ristorante di essere 'una trappola' con prezzi elevati e qualità scadente, aggiungendo di essere stata 'cacciata' per aver espresso il suo disappunto riguardo a un'attesa di un'ora e mezza per i piatti.

Il dibattito sulle recensioni online

Questa vicenda ha sollevato un acceso dibattito sull'importanza delle recensioni online e le conseguenze che possono avere. Molti si chiedono se ci siano limiti alle critiche sui social e se le persone dovrebbero essere più responsabili nelle loro affermazioni. Inoltre, diversi ristoratori hanno espresso preoccupazione per la facilità con cui le recensioni negative possono influenzare la reputazione di un'attività. La condanna della donna, che potrebbe sembrare eccessiva a molti, potrebbe fungere da deterrente per chi considera le recensioni online un mero sfogo, piuttosto che un'opportunità per fornire critiche costruttive.