Sport

Dopo gli Scontri nel Derby Lazio-Roma, Richieste per un Divieto della Partita Notturna

2025-04-14

Autore: Matteo

Il derby della capitale si è trasformato in un vero e proprio incubo, con agenti feriti e cittadini costretti a barricare le porte delle loro abitazioni. Le tensioni tra le tifoserie e le forze dell’ordine hanno raggiunto livelli allarmanti, portando molti a chiedere un immediato divieto di disputare la partita in orario notturno.

Un Derby Notturno Sotto Tensione

Quello di ieri è stato il secondo derby consecutivo giocato di notte, dopo un'assenza di sei anni per motivi di sicurezza. Già alla partita di andata, oltre duemila agenti erano stati schierati per garantire l’ordine, ma la tensione era palpabile, soprattutto prima del fischio d’inizio.

Una Situazione Caotica

Poco prima dell’inizio della partita, le strade attorno allo Stadio Olimpico sono state teatro di scontri violenti. Il bilancio parla di 13 agenti feriti, alcuni colpiti da sassi, mentre un residente ha accusato un malore dopo il lancio di fumogeni. Molti cittadini hanno preferito barricarsi in casa, spaventati dalla violenza.

Chiamata all'Azione da Parte del Sindacato di Polizia

Domenico Pianese, segretario del sindacato di polizia Coisp, ha condannato fermamente le violenze: "È inaccettabile che ogni evento sportivo diventi un campo di battaglia. Chi ha intenzione di aggredire deve essere escluso a vita dalle manifestazioni sportive. Bisogna smettere di accontentare interessi televisivi a scapito della sicurezza pubblica."

Misure Più Severe per Tutelare le Forze dell’Ordine

Nel frattempo, il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi ha promesso pene più severe per coloro che attaccano gli agenti in divisa. Ha denunciato gli attacchi vergognosi alle forze dell'ordine, sottolineando la necessità di rafforzare le leggi per garantire la protezione dei professionisti che garantiscono la nostra sicurezza.

Il dibattito su un possibile divieto per i derby notturni si fa sempre più acceso, e la sicurezza rimane la priorità assoluta. La domanda è: sarà davvero possibile tornare a godere di eventi sportivi senza paura?