Dieci anni fa l'atterraggio su una cometa: un traguardo straordinario nell'esplorazione spaziale
2024-11-12
Autore: Francesco
Sono passati dieci anni dall'incredibile atterraggio del primo veicolo spaziale sul nucleo di una cometa, un evento che ha segnato la storia dell'esplorazione spaziale. Il 12 novembre 2014, la sonda Rosetta dell'Agenzia Spaziale Europea ha liberato il lander Philae, che aveva viaggiato attraverso il Sistema Solare insieme a lei, per iniziare la sua discesa verso la cometa 67/P Churyumov-Gerasimenko.
Questo momento cruciale è stato paragonato all'allunaggio del 20 luglio 1969, rendendo chiaro quanto fosse ambiziosa la missione. L'Italia ha svolto un ruolo fondamentale, contribuendo significativamente sia dal punto di vista scientifico che industriale. Philae è stato il risultato di una cooperazione tra Germania (Dlr), Francia (Cnes) e Italia (Asi), e il suo nome fu scelto da Serena Vismara, una ragazza di 15 anni al momento della partenza della missione, nel marzo del 2004.
Dopo un viaggio di dieci anni, Philae e Rosetta possedevano un computer con potenza di calcolo simile a un PC degli anni '80, e un'impareggiabile capacità di rimanere in contatto durante il lungo tragitto.
L'immagine della superficie della cometa, consegnata dagli scatti fotografici arrivati tre mesi prima dell'atterraggio, ha rivelato un paesaggio ostile, caratterizzato da picchi e crateri. Nonostante l'eccitazione di scendere su un corpo celeste, il lander ha affrontato imprevisti: un malfunzionamento nei dispositivi di ancoraggio ha causato tre rimbalzi su quella superficie, culminando con una posizione svantaggiata, parzialmente esposta alla luce solare.
Philae doveva completare una missione cruciale, attivando una trivella progettata e costruita in Italia, destinataria di un'importante missione: il primo scavo del suolo di una cometa. Tuttavia, a causa di un panne energetico, il lander ha dovuto ibernarsi il 14 novembre, interrompendo temporaneamente le operazioni. Ma la speranza non è svanita. Dopo otto mesi di ibernazione, il lander ha ripreso comunicazioni irregolari con Rosetta, continuando a inviare dati importanti fino all'ultimo contatto nel luglio 2015.
L'impatto di questa missione non può essere sottovalutato. Non solo ha aperto la strada a future esplorazioni di corpi celesti, ma ha anche fornito dati scientifici preziosi sulla composizione delle comete e sulle origini del nostro sistema solare. La missione di Philae si è ufficialmente conclusa nel luglio 2016, e nonostante le difficoltà, il lander ha inviato informazioni cruciali sulla cometa.
Un ruolo fondamentale è stato svolto da scienziati e istituzioni italiane, guidati dalla planetologa Angioletta Coradini, scomparsa nel 2011. I contributi dell'Agenzia Spaziale Italiana e delle università italiane, insieme alle industrie come Thales Alenia Space e Telespazio, hanno dimostrato quanto fosse importante la tecnologia italiana in questa avventura mozzafiato.
Non perderti i prossimi sviluppi sull'esplorazione spaziale e su come questa missione storica ha influenzato il futuro delle ricerche nel cosmo!