
Diabete: un'emergenza in crescita che necessità di attenzione urgente
2025-03-24
Autore: Maria
È iniziata la serie di incontri dedicati alla salute organizzati dall'associazione 50&Più di Confcommercio Rovigo, con il primo incontro focalizzato sul diabete. Il relatore Francesco Mollo, ex direttore dell'unità operativa di diabetologia e malattie metaboliche per l'Ulss 5 Polesana, ha fornito informazioni fondamentali su questa malattia sempre più diffusa.
Da poco in pensione, l'ex primario continua a lavorare come libero professionista, dedicando parte del suo tempo alla sensibilizzazione anche nelle scuole. "Il diabete è una malattia cronica multisistemica che richiede il monitoraggio di 22 parametri di controllo e ha un impatto significativo sulla società e sui costi del Sistema Sanitario Nazionale", ha sottolineato Mollo.
Dopo i saluti del presidente di 50&Più di Rovigo Giancarlo Destro e di altre figure di spicco locali, la serata è stata guidata da Roberto Turrini, medico di base che ha selezionato i temi degli incontri in base alla sua esperienza con la popolazione polesana.
Mollo ha approfondito i dati recenti sul diabete in Italia, che conta circa 4 milioni di persone affette da questa malattia, con 350.000 nuove diagnosi ogni anno e una prevalenza di circa il 6% della popolazione. Il 13% dei pazienti affronta gravi complicazioni, che possono includere problemi alla vista, malattie cardiache e disturbi neuropatici, con le malattie cardiovascolari che rappresentano la comorbilità più comune e frequentemente fatale.
L'impatto sociale del diabete si riflette negli aumenti dei ricoveri e della spesa farmaceutica, con pazienti diabetici che richiedono più visite e che tendono a rimanere in ospedale più a lungo rispetto ai non diabetici. Perciò, la prevenzione diventa cruciale per ridurre la gravità di questa condizione.
In Veneto, l'incidenza del diabete è superiore alla media nazionale, con circa 300.000 diabetici e il 60% di loro con altre patologie correlate. Inoltre, fattori di rischio come alcol, tabacco, alimentazione, sedentarietà e sovrappeso colpiscono prevalentemente la popolazione maschile, con il 41% dei maschi diabetici esposti a tali rischi.
È importante notare che il diabete è spesso associato a disuguaglianze sociali e fattori economici, poiché chi vive in condizioni di difficoltà è più a rischio. Inoltre, l'85% dei casi di diabete è di tipo II, un tipo di diabete prevalentemente legato allo stile di vita e all'alimentazione.
Dai dati emerge che due terzi dei pazienti diabetici ha più di 65 anni e che, tra le persone sopra i 75 anni, una su quattro è affetta da diabete, rendendo questa patologia sempre più comune con l'avanzare dell'età.
In Polesine, si stima che i diabetici siano tra 16.000 e 18.000, un numero superiore alla media regionale, dovuto all'invecchiamento della popolazione. Mollo ha affermato: "Abbiamo identificato un numero maggiore di pazienti diabetici grazie alla collaborazione con i medici di base e ai protocolli di sorveglianza implementati, che ad esempio hanno portato a una riduzione del 75% delle amputazioni legate al 'piede diabetico' negli ultimi dieci anni". In media, i pazienti diabetici in Polesine hanno due patologie croniche aggiuntive, rendendo la situazione ancora più complessa.
L'attenzione di Mollo si è concentrata sul monitoraggio della glicemia, sottolineando che i valori devono essere inferiori a 126 mg/dL a digiuno o a 200 mg/dL in un test casuale. Inoltre, ha avvertito riguardo al diabete gestazionale, che richiede particolare attenzione durante la gravidanza, quando la glicemia deve essere mantenuta sotto controllo.
La situazione del diabete è preoccupante e richiede una risposta collettiva per migliorare la salute pubblica e ridurre il carico di questa malattia sulla società.