Scienza

Dentro il Futuro: L'Impianto che Estrae Terre Rare dai Rifiuti Elettronici

2025-04-15

Autore: Marco

Scopri la Miniere Nascosta in Italia

Immagina una miniera dove non si scava, ma si recupera il tesoro nascosto nei dispositivi elettronici che scartiamo. A pochi chilometri dall'uscita di Frosinone, lungo l'Autostrada del Sole, si trova un vecchio capannone trasformato in un impianto di alto valore tecnologico. Qui, vecchi magneti, come quelli di hard disk dismessi, vengono trasformati in preziose terre rare.

Un Impianto Innovativo per l'Economia Circolare

Il centro di questa innovazione è Itelyum Regeneration di Ceccano, un avamposto dell'economia circolare. Anche se è conosciuto principalmente per il recupero di oli esausti, sta ora aprendo la strada al recupero di risorse critiche da rifiuti elettronici.

La Magia della Chimica Industriale

Francesco Gallo, il coordinatore ricerca e sviluppo di Itelyum, spiega che il recupero delle terre rare richiede competenze di chimica industriale, un campo in cui eccellono. Grazie al finanziamento di Eit RawMaterial, l'impianto pilota ha preso vita, grazie anche alla partnership con Erion, un sistema no profit dedicato al trattamento dei rifiuti.

Le Terre Rare: Tesori Nascosti

Ma quali sono queste terre rare così ambite? Il neodimio, il praseodimio e il disprosio sono fondamentali nel creare magneti permanenti, usati in tutto, dai motori delle auto elettriche ai dispositivi medici. Purtroppo, la maggior parte del neodimio proviene dalla Cina, e spesso i dispositivi che lo contengono vengono buttati, perdendo così una risorsa preziosa.

Innovazioni Sostenibili con Tecnologia Avanzata

Grazie al professor Francesco Vegliò, esperto di ingegneria chimica, Itelyum ha sviluppato processi innovativi di estrazione utilizzando metodi idrometallurgici. Queste tecnologie permettono di sciogliere e recuperare il neodimio in modo sostenibile.

La Ricetta dell'Estrarre Neodimio: Semplice ma Complessa

La procedura di estrazione del neodimio è affascinante. Inizia distruggendo il campo magnetico del magnete riscaldandolo oltre i 400 gradi. Poi, il materiale viene polverizzato, e grazie a una reazione con acido citrico – un approccio più ecologico – si libera idrogeno, catturato per produrre energia.

Un Futuro Sostenibile con Nuove Risorse

Alla fine di questo processo innovativo si ottiene una sabbia contenente il 30% di neodimio puro, pronta per essere utilizzata nella produzione di nuovi magneti. In questo modo, non solo si riducono i rifiuti elettronici, ma si creano anche opportunità per una produzione sostenibile di risorse critiche, dimostrando che dal passato può nascere un futuro luminoso.