La situazione dei dazi imposti dagli Stati Uniti sta creando serie preoccupazioni per Tesla, la nota casa automobilistica elettrica. Inizialmente, molti pensavano che queste misure commerciali potessero avvantaggiare i produttori americani, ma in realtà potrebbero generare conseguenze dannose sul lungo periodo. Produzioni elevate negli Stati Uniti e in Europa, dove i costi sono più alti, potrebbero ora trovarsi in grave difficoltà, mentre paesi con costi di produzione più contenuti, come Cina, India e Brasile, stanno per trarne vantaggio.

In un contesto di crescente tensione commerciale, il CEO di Tesla, Elon Musk, ha espresso il timore che ulteriori escalation nelle politiche commerciali potrebbero esporre l'azienda a ritorsioni. Se i componenti importati dall'estero costano di più a causa dei dazi, Tesla potrebbe ritrovarsi a dover aumentare i prezzi delle sue vetture, o ridurre i margini di profitto, il che si tradurrebbe in un calo delle vendite sul mercato.

In Europa, i dati mostrano che Tesla sta affrontando una forte concorrenza da parte di marchi locali, e le vendite delle sue auto elettriche sono diminuite drasticamente. Infatti, il mercato europeo ha visto un calo delle vendite di Tesla del 45%, mentre in Cina, l'azienda sta vivendo una forte pressione da parte di BYD, che si sta affermando come un simbolo nazionale.

Inoltre, il marchio Tesla è diventato associato all'immagine di Trump, portando a una riduzione della sua popolarità tra i consumatori, specialmente in contesti politici. Anche la sua avversità verso Starlink ha fatto sorgere preoccupazioni; l'Unione Europea sta lavorando attivamente per trovare alternative, mentre l'Italia sta riconsiderando un accordo da 1.5 miliardi per evitare di apparire eccessivamente allineata con il magnate tecnologico.

Il futuro di Tesla nei mercati internazionali potrebbe assumere una direzione incerta se le cose non cambiano rapidamente, e il gigante delle auto elettriche potrebbe dover affrontare scelte difficili nei prossimi mesi.