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Dazi Usa: Cosa Vuole Davvero Trump dal Mondo (e dall'Italia)?

2025-04-15

Autore: Maria

Trump e la Riforma Commerciale Globale

La confusione regna sovrana sugli obiettivi reali della Casa Bianca, ma lentamente alcuni contorni iniziano a delinearsi. Donald Trump ha annunciato una sospensione di 90 giorni dei dazi, un gesto inaspettato giunto dopo giorni di crisi sui mercati e nei sondaggi. Secondo il Washington Post, i desideri di Trump comprendono un consistente aumento degli acquisti di gas naturale americano e la riduzione dei dazi su prodotti Made in USA, mirando anche a tassazioni più basse per i giganti tecnologici della Silicon Valley.

Le Richieste Strategiche di Trump

Tra le sue strategie, Trump sta considerando un'esenzione temporanea dalle tariffe per l'industria automobilistica, duramente colpita dai dazi elevati. L'amministrazione ha ricevuto richieste di colloqui da oltre 70 nazioni, ma il presidente sembra interessato solo a negoziare con un elenco selezionato di paesi come Vietnam, India, Corea del Sud e Giappone, mirati a contrastare l'influenza cinese.

Negoziazioni con l'Unione Europea

Il 14 aprile, il commissario europeo al commercio, Maros Sefcovic, è stato in visita a Washington per avviare i negoziati con l'UE, con l’intento dichiarato da parte di Trump di trattare "come un blocco unico". Tuttavia, l’incertezza persiste riguardo ai dettagli degli accordi che si stanno formando, creando confusione anche tra i consiglieri di Trump.

Un Mondo in Tilt: La Confusione nelle Negoziati

Doug Holtz-Eakin, presidente del think tank American Action Forum, evidenzia la mancanza di chiarezza, affermando: "Non abbiamo idea di cosa vogliano gli altri Paesi né, peggio, gli altri Paesi sanno cosa Trump desideri da loro. Come è possibile negoziare in tale caos?". Ambasciatori e funzionari americani stanno cercando di capire chi sia il vero interlocutore in questi frangenti.

Richieste Emergenti dai Mercati

Nonostante le nebbie, una fitta rete di richieste sta cominciando a farsi strada. Un focus potrebbe essere posto sulle restrizioni europee riguardanti le importazioni di carne bovina e diversi prodotti agricoli statunitensi. Le normative e le tasse imposte sui giganti del tech sono altri temi sensibili da affrontare nei colloqui.

Il Futuro Degli Accordi Commerciali

Lori Wallach, a capo di Rethink Trade, afferma: "La vera questione è se si punterà su accordi specifici per favorire alcune aziende o se ci si concentrerà su impegni reali per riequilibrare gli scambi commerciali e sostenere la manifattura interna". In questo contesto, la strategia di Trump appare confusa: smussare le politiche europee sulla privacy per favorire le aziende tech in cambio di carne bovina non risolverebbe il persistente deficit commerciale.