
Dazi Trump: il 7 aprile è un giorno da dimenticare per le Borse mondiali
2025-04-07
Autore: Francesco
Le Borse europee e Wall Street sono in forte calo a causa delle nuove tariffe imposte dagli Stati Uniti. Nonostante le rassicurazioni del presidente Trump, che ha invitato gli americani a 'non andare nel panico', i mercati reagiscono con vendite massicce. Il leader americano ha descritto i dazi come 'una cura' per le malattie economiche degli Stati Uniti, suggerendo che a volte è necessario 'prendere farmaci' per guarire.
Oggi le Borse europee hanno riportato perdite sostanziali: Milano chiude a -5,18%, Madrid a -5,1%, Parigi e Amsterdam a -4,7%, Londra a -4,4% e Francoforte a -4%. Anche Wall Street ha aperto in ritiro, con il Dow Jones che segna un calo del 3,25% e il Nasdaq del 3,96%. L'Asia non è rimasta immune: Seul ha chiuso a -5,57%, Tokyo a -7,83%, mentre Hong Kong ha subito un colpo terribile con un -13,22%.
In risposta a questo scenario, Giorgia Meloni ha convocato i suoi ministri per valutare l'impatto dei dazi sui vari settori produttivi italiani e intende recarsi a Washington la prossima settimana. Il Ministro Urso ha annunciato un vertice con le imprese martedì prossimo.
Parallelamente, l'Unione Europea sta preparando contromisure e i ministri dei 27 stati membri si sono riuniti a Lussemburgo per discutere le risposte adeguate. Maros Sefcovic, Commissario Ue al Commercio, ha confermato che la lista delle contromisure sarà rilasciata stasera e approvata entro mercoledì, con la riscossione dell'imposta che inizierà dal 15 aprile. L'idea di una tassa sulle grandi aziende tecnologiche è attualmente nel mirino dell'Ue, dopo che negli anni scorsi si è spesso discusso di un sistema di tassazione equa per le multinazionali.
Il clima teso e instabile nei mercati ha portato a una perdita complessiva di capitalizzazione pari a oltre 9.500 miliardi di dollari in sole tre giornate, un segnale preoccupante per l’economia globale. Gli analisti avvertono che gli effetti di questa impennata di incertezze commerciali potrebbero portare a una recessione economica e a una fuga di investimenti, soprattutto verso i paesi con mercati più stabili.
In questo contesto critico, l'Italia si trova a dover agire con discernimento per tutelare i propri interessi economici senza compromettere le relazioni diplomatiche con gli Stati Uniti. Le reazioni sui social media e in ambito politico sollevano interrogativi su come il governo dovrebbe procedere: negoziare con Trump o adottare misure di ritorsione? Gli italiani si mostrano in gran parte contrari ai dazi, evidenziando l'urgenza di una strategia politica chiara e concisa che tuteli il sistema produttivo nazionale.