
Dazi Trump: Aggiornamenti e Reazioni Internazionali
2025-04-08
Autore: Alessandra
La recente imposizione di dazi da parte di Trump ha portato a una nuova ondata di ribassi significativi nei mercati finanziari. In particolare, Milano ha registrato un calo del 5,18%. L'Unione Europea sta preparando contromisure, con tariffe su prodotti americani che potrebbero arrivare fino al 25%. Tra i prodotti colpiti ci sono Harley-Davidson e Levi's, mentre il bourbon e il vino sembrano essere esenti. Questo sviluppo ha causato perdite globali stimate in 9.500 miliardi di dollari in sole tre giornate di scambi, secondo Bloomberg.
Trump ha minacciato ulteriori aumenti dei dazi, fino al 50%, se la Cina non annullerà le proprie misure ritorsive. Nel frattempo, il segretario al Tesoro americano ha indicato che il presidente è disponibile a negoziare per risolvere la situazione. In Italia, la premier Giorgia Meloni ha convocato un vertice di un'ora e mezza con i ministri per esaminare le conseguenze dei dazi sui vari settori dell'economia.
Dall'Unione Europea, il commissario Sefcovic ha annunciato che la riscossione dei dazi americani inizierà il 15 aprile, con un'altra tranche prevista per il 15 maggio.
Le borse europee continuano a essere influenzate dalle misure tariffarie: Parigi ha chiuso in calo del 4,7%, mentre Madrid ha registrato -5,1%. Le perdite si estendono anche a Wall Street, con il Dow Jones che ha visto un decremento del 0,91% e il Nasdaq un leggero crescita del 0,10%.
Sondaggi recenti indicano che una larga parte degli italiani si oppone alle tariffe di Trump, mentre esperti economici mettono in guardia sul potenziale rischio di una fuga di cervelli dagli Stati Uniti se tali politiche continuano. Inoltre, l'aumento dei prezzi sugli iPhone e altri prodotti tecnologici sono alimentati dalle tariffe statunitensi.
Infine, è evidente che le politiche tariffarie attuate dagli Stati Uniti hanno avuto un effetto gregario sulle economie globali, e diversi paesi stanno cercando di unirsi per affrontare questa sfida economica, con particolare attenzione sulle politiche di cooperazione al fine di evitare un'ulteriore escalation delle tensioni commerciali.