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Dazi sulle auto: Trump annuncia un'imposta al 25% a partire dal 2 aprile, mentre Von der Leyen esprime rammarico

2025-03-26

Autore: Sofia

Donald Trump ha annunciato dazi del 25% sulle auto importate, definendo questa scelta come "l'inizio della liberazione dell'America". A partire dal 2 aprile, gli Stati Uniti inizieranno a incassare questa tassa, con previsioni che oscillano tra i 600 milioni e un trilione di dollari. I dazi saranno permanenti: "Saranno sicuri al 100%" ha affermato il presidente durante un discorso dallo Studio Ovale.

Trump ha anche chiarito che le auto prodotte negli Stati Uniti non saranno soggette a queste tariffe, nel tentativo di stimolare la produzione nazionale. Tuttavia, ci sono preoccupazioni che questa strategia potrebbe danneggiare le case automobilistiche americane, che si avvalgono di catene di fornitura globali, e potrebbe tradursi in un aumento dei costi per i consumatori.

Nonostante ciò, Trump ha rispettato la sua promessa di incoraggiare i produttori a investire negli Stati Uniti, affermando che molte aziende stanno già cercando nuovi siti produttivi. Fin dalla sua elezione, Trump ha reso chiaro che la tassazione sulle importazioni di auto era una priorità, inizialmente proponendo dazi anche su Canada e Messico, per poi sospenderli dopo le proteste del settore automobilistico.

In seguito all'annuncio, Wall Street ha registrato un forte calo, in particolare il Nasdaq, con le azioni delle case automobilistiche che hanno perso in media il 2%. Colossi come General Motors e Stellantis hanno visto scendere il loro valore in borsa di oltre il 3%.

Le nuove tariffe potrebbero anche scatenare ulteriori tensioni commerciali, specialmente con nazioni come Germania, Italia, Giappone e Corea del Sud, dati i legami economici profondi con gli Stati Uniti. Infatti, circa il 60% dei componenti delle auto assemblate negli USA sono importati.

Trump ha anche accennato alla possibilità di applicare dazi su altri settori, come il legname e i prodotti farmaceutici, evidenziando un'inchiesta in corso sul legname. Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea, ha espresso un profondo rammarico per la decisione statunitense, sottolineando l'importanza dell'industria automobilistica come motore di innovazione e occupazione nell'UE.

Von der Leyen ha affermato: "Valuteremo questo annuncio e tutte le misure che gli USA potrebbero prendere nei prossimi giorni. Proteggeremo i nostri lavoratori e i nostri interessi economici". La Commissione Europea, prima dell'annuncio, aveva stimato che i dazi potrebbero riguardare tutti i 27 Stati membri e che una tassa del 20% sarebbe devastante per l'economia europea.

Attualmente, l’Europa ha già preparato piani di ritorsione, in risposta alle precedenti politiche commerciali di Trump, con un pacchetto da 26 miliardi di euro in risposta alle tariffe su acciaio e alluminio. La premier italiana Giorgia Meloni ha cercato di rassicurare le aziende italiane, promettendo che i prodotti del Made in Italy sarebbero tutelati attraverso la diplomazia.

Inoltre, si segnala che le ultime azioni di Trump in ambito sanitario hanno portato a un'improvvisa cancellazione di sovvenzioni alla sanità per un valore di oltre 12 miliardi di dollari. Questi tagli potrebbero ulteriormente indebolire i dipartimenti sanitari statali, già alle prese con sfide critiche.