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Dazi: l'Unione Europea colpisce i Giganti della Tecnologia Americana

2025-04-07

Autore: Chiara

La reazione dell'Unione Europea alla guerra commerciale iniziata da Trump si concentra ora sui colossi tecnologici statunitensi, con potenziali multe in vista per Apple e Meta.

Con i dazi proposti dall'ex presidente Trump, è quasi inevitabile che le Big Tech siano nel mirino dell'Unione Europea. A Bruxelles, le discussioni in corso non riguardano solo se colpire questi giganti, ma come farlo in modo efficace. Infatti, aziende come Apple, Microsoft, Amazon, Google e Meta rappresentano un problema significativo per l’Europa, specialmente in termini di mancato accesso ai benefici del mercato digitale.

L'arma commerciale chiamata "Strumento anti-coercione" offre all'UE vari metodi per affrontare le Big Tech, incluso il potenziale ritiro dei brevetti e restrizioni su alcune attività finanziarie. Questi strumenti non sono stati mai utilizzati finora, ma potrebbero rappresentare una risposta decisiva alle tasse commerciali imposte dagli Stati Uniti.

In aggiunta a queste misure, Bruxelles sta considerando l'introduzione di tasse più elevate per i giganti della tecnologia. Politici europei come Manfred Weber e Sophie Primas hanno sottolineato come le aziende digitali beneficino delle infrastrutture europee senza contribuire in modo equo. Tuttavia, la questione della tassazione richiede l'unanimità tra i paesi membri, e paesi come Irlanda e Italia non sono favoriti a mettere in atto misure punitive contro i colossi tech.

L'Irlanda, in particolare, è una nazione che è stata descritta come un paradiso fiscale per molte di queste aziende. Il Primo Ministro irlandese, Simon Harris, ha espresso chiaramente il suo disaccordo con l'idea di ritorsioni commerciali. Anche il governo italiano, rappresentato dal Ministro degli Esteri Antonio Tajani, ha affermato che non vi è stata discussione sui dazi durante il recente vertice europeo, evidenziando la necessità di trovare soluzioni che favoriscano sia l'Europa che gli Stati Uniti.

In un altro sviluppo significativo, l'Unione Europea si prepara a infliggere sanzioni a Apple e Meta per presunti illeciti nella concorrenza digitale, in conformità con il Digital Markets Act introdotto nel 2022. Queste multe potrebbero essere le prime di una serie di sanzioni destinate a garantire una concorrenza più equa nel mercato dei servizi digitali. Anche la piattaforma social X, di Elon Musk, è sotto indagine per la sua gestione dei contenuti, con possibili sanzioni fino al 6% del fatturato globale.

Sebbene queste misure non siano direttamente collegabili alla guerra commerciale avviata da Trump, la tempistica delle sanzioni suggerisce che Bruxelles potrebbe voler usare il potere di queste leggi come leva nelle trattative con gli Stati Uniti. Tuttavia, esiste una certa cautela all’interno del Parlamento Europeo riguardo all'uso del Digital Markets Act come merce di scambio, con alcuni eurodeputati che hanno ribadito che tali regolamenti dovrebbero garantire un mercato equo piuttosto che essere utilizzati in accordi commerciali internazionali.