
Dazi in arrivo: Trump li annuncerà mercoledì alle 22! Italia e UE pronte a rispondere?
2025-04-01
Autore: Giulia
Domani, 2 aprile, è una data cruciale per le imprese italiane e europee, che attendono con trepidazione l’annuncio dei dazi imposti dagli Stati Uniti. La possibilità principale, secondo molte fonti americane, incluso il New York Times, è che l'amministrazione Trump decida di applicare tariffe universali al 20% su tutte le importazioni provenienti dai 27 Paesi dell'Unione Europea. Questo provvedimento, come annunciato dal presidente durante la sua campagna, mira a riequilibrare l'economia USA e a diminuire il debito nazionale.
Trump ha menzionato diversi settori a rischio: automotive, farmaceutica, vinicolo e macchinari. Un recente studio della Confindustria evidenzia che questi settori generano elevati valori in esportazioni verso gli Stati Uniti, con macchinari e impianti a 12,4 miliardi di euro, autoveicoli a 11,1 miliardi e farmaceutica a 8 miliardi, tra gli altri.
Nella giornata di domani, Trump illustrerà le modalità di attuazione dei dazi "reciproci" durante un evento nel giardino delle rose della Casa Bianca alle 22 ora italiana. Ha dichiarato che questi colpiranno "un'ampia gamma di Paesi", compresi alleati, accusati di ostacolare le esportazioni americane. Secondo fonti ufficiali, una delle opzioni è di adottare un dazio fisso del 20% su tutte le importazioni, generando potenzialmente ingenti entrate per gli Stati Uniti, o di introdurre tariffe differenziate in base agli ostacoli commerciali imposti da ogni singolo Paese. Alcuni alleati potrebbero avere la possibilità di evitare i dazi siglando nuovi accordi commerciali.
La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha già espresso la sua ferma volontà di rispondere. Ha sottolineato che l'Europa non ha avviato questo scontro commerciale, ma è pronta a reagire con una strategia robusta. "Abbiamo il più grande mercato unico al mondo e siamo in grado di negoziare", ha dichiarato durante un discorso a Strasburgo. Von der Leyen ha messo in evidenza gli effetti negativi che i dazi avrebbero sui cittadini americani e ha spiegato che incrementerebbero l'inflazione, comprometterebbero l'occupazione e creerebbero maggiore burocrazia.
I tre punti salienti della strategia dell'UE comprendono la disponibilità a negoziare da una posizione di forza, la diversificazione delle relazioni commerciali con altri partner globali e l’adozione di misure di contromisura se necessario. In vista di questi sviluppi, il clima tra le principali potenze economiche è teso e molte aziende stanno già analizzando come adattarsi a una nuova realtà commerciale. L'Europa è inallerta e pronta a difendere i propri interessi e valori, impegnandosi a lavorare insieme per contrastare effetti collaterali indesiderati di tali politiche.