
Dazi del 34%: Trump afferma: 'Le mie politiche non cambieranno mai. Ora Powell deve tagliare i tassi'
2025-04-04
Autore: Maria
La Banca d'Italia ha rivisto al ribasso le stime di crescita del Pil, fissandole al +0,6% per il 2025. Questo cambiamento è principalmente dovuto all'incidenza dei nuovi dazi imposti dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump. È stata ridotta anche la previsione di crescita per il 2026, scesa da +1,1% a +0,8%, e per il 2027, da +0,9% a +0,7%. La Banca d'Italia precisa che queste stime si basano su dati destagionalizzati e corretti, e senza queste correzioni il Pil sarebbe aumentato dello 0,5% nel 2025 e del 0,9% nel 2026.
Inoltre, le previsioni di inflazione per il 2025 e 2026 restano sostanzialmente stabili intorno all'1,5%, ma potrebbero salire al 2% nel 2027. Secondo l'analisi, l'inflazione potrebbe subire pressioni al rialzo a causa di ritorsioni dei dazi da parte dell'Unione Europea, ma il depreciamento della domanda potrebbe controbilanciare l'aumento dei prezzi.
Jerome Powell, presidente della Fed, ha dichiarato che è evidente che i dazi potrebbero avere effetti duraturi sull'inflazione e che l'impatto potrebbe essere più grande del previsto. Nonostante i progressi verso l'obiettivo di un'inflazione al 2% siano rallentati, Powell ha affermato che la Fed è ben posizionata per attendere e valutare eventuali aggiustamenti necessari. In questo contesto, Trump ha sottolineato l'importanza di abbassare i tassi d'interesse.
Trump ha anche rivelato di aver avuto una conversazione positiva con To Lam, segretario del partito comunista vietnamita, riguardo alla possibilità che il Vietnam possa ridurre i dazi a zero se raggiunto un accordo con gli Stati Uniti. Questo annuncio ha provocato una ripresa delle azioni di Nike a Wall Street.
Sono stati riportati incrementi negli acquisti negli Stati Uniti in preparazione a potenziali aumenti di prezzo a causa dei dazi. I consumatori, spaventati dall'inflazione, hanno iniziato a fare scorte di beni come elettronica, alimenti e articoli vari.
Il governatore della California, Gavin Newsom, ha chiesto di escludere il suo stato da eventuali rappresaglie legate ai dazi, sottolineando l'importanza del commercio internazionale per l'economia californiana, la quinta al mondo. Ruolo fondamentale è quello degli accordi commerciali, che devono essere mantenuti saldi nonostante la situazione instabile a Washington.
In Europa, la reazione contro i dazi americani è sempre più forte e si parla di un'unità europea per affrontare la questione. Il ministro dell'Economia francese ha messo in guardia sull'intenzione degli Stati Uniti di reindustrializzare il Paese a scapito degli alleati internazionali, invitando a costruire solidarietà tra le nazioni europee.
Infine, è stato segnalato che le tariffe imposte dalla Cina su prodotti americani aumenteranno del 34% a partire dal 10 aprile, provocando un clima di alta tensione nei rapporti commerciali internazionali. Questi sviluppi potrebbero avere ripercussioni significative sull'economia globale, aggravando la situazione di spesa e inflazione.