
Dazi: come proteggere i tuoi risparmi? «Diversificare e non farsi prendere dall'emotività. Ecco su quali settori puntare»
2025-04-06
Autore: Matteo
Non cedere all’emotività e non prendere decisioni frettolose, lasciandosi influenzare da paure e stati d’animo del momento. Nei giorni di maggior instabilità dei mercati azionari globali, aggravata dalla politica di protezionismo aggressivo del presidente statunitense Donald Trump, sia nei confronti dei concorrenti americani che in relazione agli alleati storici degli Stati Uniti, questo è il consiglio principale fornito da Pietro Giuliani, presidente e fondatore di Azimut, una società con 35 anni di esperienza nella gestione e consulenza patrimoniale, attiva in 19 Paesi.
Come possiamo difendere i nostri risparmi in questo periodo di incertezze?
«Sarebbe stato utile intervenire prima, considerando che avevamo appena attraversato un lungo periodo di crescita, impostando una corretta diversificazione dei portafogli. La diversificazione rimane uno dei principi fondamentali da seguire nel mondo degli investimenti, e la sua efficacia è stata dimostrata più volte. In momenti di turbolenza, come questo, è cruciale non agire d'impulso. Occorre attendere che la volatilità si plachi prima di prendere decisioni significative. Reagire emotivamente può compromettere irrimediabilmente la strategia di investimento, portando a scelte difficilmente reversibili».
Ci aspetta una lunga fase di turbolenza o è possibile un rapido ritorno alla stabilità?
«La turbolenza è emersa dalla consapevolezza che le tariffe imposte da Trump sono significativamente più alte rispetto a quanto previsto dalla maggior parte degli analisti. A ciò si aggiunge la notizia che la Cina intende reagire con tariffe altrettanto elevate nei confronti degli Stati Uniti, innescando di fatto una guerra dei dazi, un´eventualità che non porta mai buone notizie. L’andamento delle negoziazioni nei prossimi giorni sarà cruciale: ci si aspetta un nuovo ordine meno severo e più stabile, che possa eliminare le incertezze. L’obiettivo deve essere quello di evitare che le preoccupazioni di cittadini e imprenditori si traducano in uno stop ai consumi e agli investimenti».
Perché Milano ha registrato perdite maggiori rispetto ad altre borse europee?
«Piazza Affari sta soffrendo a causa della sua alta esposizione al settore finanziario, che rappresenta quasi la metà della capitalizzazione del mercato. Negli ultimi anni, questo settore ha trainato le performance della Borsa grazie ai buoni risultati di banche e assicurazioni, rendendo Milano una delle migliori piazze finanziarie in Europa. L’attuale incertezza legata alle politiche americane ha spinto molti investitori a prendere profitti proprio su quegli asset che avevano performato positivamente negli ultimi anni».
Cosa aspettarsi dai rincari dei prezzi in Italia?
L'economista avverte: «Le conseguenze saranno gravose, specie per i più vulnerabili».
Perché le banche hanno subito i cali maggiori?
«Le banche italiane, in particolare quelle commerciali, hanno beneficiato più delle loro concorrenti europee dall'aumento dei tassi di interesse degli ultimi anni e dalla speculazione legata a potenziali fusioni nel settore. Tuttavia, il tessuto economico italiano è composto principalmente da piccole e medie imprese manifatturiere che dipendono fortemente dai prestiti bancari e sono orientate all'export. Se i dazi americani porteranno a un rallentamento economico, ciò aumenterà il rischio di insolvenza e potrebbe indurre la BCE a considerare ulteriori tagli ai tassi. L'effetto combinato di questi fattori potrebbe mettere a rischio la redditività del sistema bancario italiano, che comunque risulta solido e ben capitalizzato».
Cosa possiamo aspettarci dal mercato obbligazionario?
«Se il contesto economico dovesse peggiorare, con un rallentamento della crescita negli Stati Uniti e una diminuzione dei margini di profitto delle aziende, aumenterebbe la probabilità di un’eventualità recessiva. In questo scenario, la Federal Reserve potrebbe decidere di ridurre i tassi di interesse, e la BCE potrebbe seguire a ruota. I titoli di Stato, in questo frangente, potrebbero fornire una certa forma di protezione. Visto l'andamento incerto della guerra dei dazi e il suo impatto sull'inflazione, è consigliabile mantenere un'esposizione su titoli con scadenze inferiori ai cinque anni».
Ci sono settori che potrebbero trarre vantaggio da questa situazione?
«Tra i settori che potrebbero beneficiare della fase attuale di incertezza ci sono quelli difensivi, come utilities, telecomunicazioni e farmaceutici. In condizioni di alta incertezza, aziende con fatturati stabili, margini elevati e basso indebitamento tendono a sovraperformare rispetto al mercato».
Conclusione
In conclusione, la diversificazione rimane fondamentale, e investire in settori meno ciclici potrebbe rappresentare una strategia vincente per affrontare il futuro.